Il saggio cerca di mettere a fuoco le diverse violenze messe in atto nella Repubblica sociale italiana e di individuare le istituzioni e i soggetti responsabili al fine di comprendere le culture della violenza presenti, il loro rapporto con il passato e con il contesto contingente. Emergono “logiche” diverse, talvolta divergenti, fra Ministero dell”Interno, Ministero delle Forze armate e Partito fascista così come azioni del tutto gratuite di gruppi e singoli armati. Violenze più specificatamente legate alla guerra si intrecciano o corrono parallele con violenze eminentemente politiche le quali ultime sembrano sfruttare il contesto della guerra per la loro estrinsecazione. Il contesto generale di violenza produce altresì fenomeni di escalation della stessa violenza e della sua “non-razionalità-allo-scopo”. L’analisi differenziata per soggetti e istituzioni in riferimento alle pratiche violente consente di meglio articolare il nostro stesso vocabolario rispetto alla definizione di “strage” e “crimine” e di comprendere le forme autonome, e non solo dipendenti dal Terzo Reich, dell’agire violento degli italiani.
D. Gagliani (2004). Violenze di guerra e violenze politiche. Forme e culture della violenza nella Repubblica sociale italiana. NAPOLI : L’ANCORA DEL MEDITERRANEO.
Violenze di guerra e violenze politiche. Forme e culture della violenza nella Repubblica sociale italiana
GAGLIANI, DIANELLA
2004
Abstract
Il saggio cerca di mettere a fuoco le diverse violenze messe in atto nella Repubblica sociale italiana e di individuare le istituzioni e i soggetti responsabili al fine di comprendere le culture della violenza presenti, il loro rapporto con il passato e con il contesto contingente. Emergono “logiche” diverse, talvolta divergenti, fra Ministero dell”Interno, Ministero delle Forze armate e Partito fascista così come azioni del tutto gratuite di gruppi e singoli armati. Violenze più specificatamente legate alla guerra si intrecciano o corrono parallele con violenze eminentemente politiche le quali ultime sembrano sfruttare il contesto della guerra per la loro estrinsecazione. Il contesto generale di violenza produce altresì fenomeni di escalation della stessa violenza e della sua “non-razionalità-allo-scopo”. L’analisi differenziata per soggetti e istituzioni in riferimento alle pratiche violente consente di meglio articolare il nostro stesso vocabolario rispetto alla definizione di “strage” e “crimine” e di comprendere le forme autonome, e non solo dipendenti dal Terzo Reich, dell’agire violento degli italiani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


