Rispetto al variegato panorama dei Fashion Studies, il volume "La moda contemporanea. II. Arte e stile dagli anni Sessanta alle ultime tendenze" (Einaudi, 2021) di Fabriano Fabbri si distingue per l’originalità del metodo di analisi: alla moda viene applicata una griglia messa a punto nell’ambito della critica d’arte. Da Renato Barilli è, infatti, mutuato lo strumento della “generazione”, che permette di articolare l’analisi dei vari stilisti per raggruppamento anagrafico, a cui Fabbri aggiunge la variabile dell’alternanza tra i “nati attorno a una decade pari” e i “nati attorno a una decade dispari”, che di norma determina un’oscillazione dei modelli estetico-culturali. In questa prospettiva, i protagonisti delle tendenze stilistiche degli ultimi sessant’anni sono presentati attraverso lo sdoppiamento in due fronti contrapposti e antitetici: da un lato i designer che guardano con oltranzismo al “qui e ora”, al nuovo, alla sperimentazione avanguardistica di geometrie e materia, concentrandosi sullo sviluppo di collezioni vestimentarie che ricercano un rapporto stretto con la corporeità, dall’altro i designer che subiscono le suggestioni del “là e allora”, della “retromania” e, rivolgendosi al passato, si calano nei panni di time travelers che alimentano le cosiddette poetiche della citazione, tra pose affettate, finzione, artificio, teatralità e manierismi.
Fabriano Fabbri. La moda contemporanea. II. Arte e Stile dagli anni Sessanta alle ultime tendenze. Einaudi, 2021 / Chiara Pompa. - In: ZONEMODA JOURNAL. - ISSN 2611-0563. - ELETTRONICO. - 11:2(2021), pp. 157-158. [10.6092/issn.2611-0563/14017]
Fabriano Fabbri. La moda contemporanea. II. Arte e Stile dagli anni Sessanta alle ultime tendenze. Einaudi, 2021
Chiara Pompa
Primo
2021
Abstract
Rispetto al variegato panorama dei Fashion Studies, il volume "La moda contemporanea. II. Arte e stile dagli anni Sessanta alle ultime tendenze" (Einaudi, 2021) di Fabriano Fabbri si distingue per l’originalità del metodo di analisi: alla moda viene applicata una griglia messa a punto nell’ambito della critica d’arte. Da Renato Barilli è, infatti, mutuato lo strumento della “generazione”, che permette di articolare l’analisi dei vari stilisti per raggruppamento anagrafico, a cui Fabbri aggiunge la variabile dell’alternanza tra i “nati attorno a una decade pari” e i “nati attorno a una decade dispari”, che di norma determina un’oscillazione dei modelli estetico-culturali. In questa prospettiva, i protagonisti delle tendenze stilistiche degli ultimi sessant’anni sono presentati attraverso lo sdoppiamento in due fronti contrapposti e antitetici: da un lato i designer che guardano con oltranzismo al “qui e ora”, al nuovo, alla sperimentazione avanguardistica di geometrie e materia, concentrandosi sullo sviluppo di collezioni vestimentarie che ricercano un rapporto stretto con la corporeità, dall’altro i designer che subiscono le suggestioni del “là e allora”, della “retromania” e, rivolgendosi al passato, si calano nei panni di time travelers che alimentano le cosiddette poetiche della citazione, tra pose affettate, finzione, artificio, teatralità e manierismi.File | Dimensione | Formato | |
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