La pedagogia speciale, nata come insegnamento universitario con Andrea Canevaro, si occupa di tutti quei processi in cui lo sviluppo dell’uomo potrebbe incontrare delle barriere o degli ostacoli, pertanto suo compito è individuare le condizioni che potrebbero creare degli svantaggi e andare a rimuoverle agendo il più possibile sul contesto. La pedagogia speciale è chiamata a essere vigile affinché anche le persone con deficit visivo possano accedere alla cultura non in contesti separati e categoriali, ma nel contesto culturale di tutti. E uno strumento principe per l’accesso alla cultura, alla conoscenza del mondo, ma anche alla conoscenza delle proprie emozioni e caratteristiche è la lettura. Essa, infatti, non è solo fonte d’informazione ma anche elemento che costituisce una strada primaria per la costruzione di percorsi che sviluppino partecipazione consapevole, autonoma e attiva alla vita sociale: tutti aspetti che lo stesso ICF ci chiede di considerare nel momento in cui andiamo a definire la presenza o meno di una condizione di disabilità (WHO, 2001). Come può, dunque, un bambino in età prescolare avvicinarsi alla lettura? E se questo bambino avesse anche un deficit visivo?
Friso Valeria (2022). UDL e deficit visivo. I libri tattili illustrati come mediatori plurisensoriali. BAMBINI, XXXVIII(4), 43-47.
UDL e deficit visivo. I libri tattili illustrati come mediatori plurisensoriali
Friso Valeria
2022
Abstract
La pedagogia speciale, nata come insegnamento universitario con Andrea Canevaro, si occupa di tutti quei processi in cui lo sviluppo dell’uomo potrebbe incontrare delle barriere o degli ostacoli, pertanto suo compito è individuare le condizioni che potrebbero creare degli svantaggi e andare a rimuoverle agendo il più possibile sul contesto. La pedagogia speciale è chiamata a essere vigile affinché anche le persone con deficit visivo possano accedere alla cultura non in contesti separati e categoriali, ma nel contesto culturale di tutti. E uno strumento principe per l’accesso alla cultura, alla conoscenza del mondo, ma anche alla conoscenza delle proprie emozioni e caratteristiche è la lettura. Essa, infatti, non è solo fonte d’informazione ma anche elemento che costituisce una strada primaria per la costruzione di percorsi che sviluppino partecipazione consapevole, autonoma e attiva alla vita sociale: tutti aspetti che lo stesso ICF ci chiede di considerare nel momento in cui andiamo a definire la presenza o meno di una condizione di disabilità (WHO, 2001). Come può, dunque, un bambino in età prescolare avvicinarsi alla lettura? E se questo bambino avesse anche un deficit visivo?File | Dimensione | Formato | |
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