Il volto di Adamo, "quaderno" della parola di Dio, nel Divan persiano del poeta-hurufi 'Emad al-din Nasimi di Shirvan (1368-1418)

This paper aims to analyze the reading of a key-figure in the biblical and Qur'anic tradition, Adam, provided by 'Emād al-din Nasimi of Shirvān (c. 1368-1418). Author of a Turkish songbook and a beautiful Persian songbook- the latter translated by the author of this article into Italian - Nasimi is considered the poet-martyr of Hurufism, a Muslim heretical sect founded by Fazl Allāh of Asterābād (d. 1394) that developed at the turn of the 14th and 15th century in Persia, Caucasus and Anatolia, whose spiritual legacy through complex vicissitudes of persecution and "camouflage" survives in the Turkish brotherhoods of the Bektashi and the Alevites.

Il presente contributo si propone di analizzare la lettura di una figura-chiave della tradizione biblica e coranica, Adamo, fornita da ‘Emād al-din Nasimi di Shirvān (1368-1418 ca.). Autore di un canzoniere turco e di un bellissimo canzoniere persiano – sul quale si sofferma l’autore dell'articolo che ne ha pure fornito la prima traduzione integrale in una lingua europea – Nasimi è considerato il poeta-martire dell’Hurufismo, una setta eretica musulmana fondata da Fazl Allāh di Asterābād (m. 1394) che si sviluppò a cavallo tra il XIV e il XV secolo in Persia, Caucaso e Anatolia, il cui lascito spirituale attraverso complesse vicende di persecuzione e “camuffamento” sopravvive nelle confraternite turche dei Bektashi e degli Aleviti.