L'articolo ricostruisce la storia dell’Associazione italiana donne ingegneri e architetti (Aidia). Fondata a Torino nel 1957 grazie all’iniziativa di un piccolo gruppo di “pioniere” e di giovani laureate, l’Aidia ha l’obiettivo di sostenere le donne nella carriera professionale, valorizzarne il lavoro nel campo della tecnica, costruire una rete di legami in Italia e all’estero con le altre associazioni professionali femminili. Sulla definizione di queste strategie, così come sull’organizzazione e la struttura territoriale dell’Aidia, a lungo si sono riverberate le dinamiche del processo d’inclusione del genere femminile nel campo dell’ingegneria e dell’architettura. L’Aidia sconta infatti sia i tempi molto lenti della femminilizzazione dell’ingegneria e dell’architettura, sia un mercato professionale nel quale ancora oggi per le donne appare ancora complicato il pieno raggiungimento di una “normalità” di condizioni di esercizio della professione tecnica. Intrecciando biografie individuali e biografia collettiva, le vicende dell’Associazione italiana donne ingegneri e architetti, offrono un ottimo punto di osservazione per capire le condizioni culturali e istituzionali che hanno condizionato le traiettorie di mobilitazione e di affermazione delle professioniste tecniche italiane.
Cantagalli, A. (2022). La storia dell’Associazione italiana donne ingegneri e architetti nella costruzione di nuove professionalità dentro e fuori gli atenei. ANNALI DI STORIA DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE, 2022(1), 85-102 [10.17396/104324].
La storia dell’Associazione italiana donne ingegneri e architetti nella costruzione di nuove professionalità dentro e fuori gli atenei
Cantagalli, Alessandra
2022
Abstract
L'articolo ricostruisce la storia dell’Associazione italiana donne ingegneri e architetti (Aidia). Fondata a Torino nel 1957 grazie all’iniziativa di un piccolo gruppo di “pioniere” e di giovani laureate, l’Aidia ha l’obiettivo di sostenere le donne nella carriera professionale, valorizzarne il lavoro nel campo della tecnica, costruire una rete di legami in Italia e all’estero con le altre associazioni professionali femminili. Sulla definizione di queste strategie, così come sull’organizzazione e la struttura territoriale dell’Aidia, a lungo si sono riverberate le dinamiche del processo d’inclusione del genere femminile nel campo dell’ingegneria e dell’architettura. L’Aidia sconta infatti sia i tempi molto lenti della femminilizzazione dell’ingegneria e dell’architettura, sia un mercato professionale nel quale ancora oggi per le donne appare ancora complicato il pieno raggiungimento di una “normalità” di condizioni di esercizio della professione tecnica. Intrecciando biografie individuali e biografia collettiva, le vicende dell’Associazione italiana donne ingegneri e architetti, offrono un ottimo punto di osservazione per capire le condizioni culturali e istituzionali che hanno condizionato le traiettorie di mobilitazione e di affermazione delle professioniste tecniche italiane.File | Dimensione | Formato | |
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