Bologna, conosciuta già nel Medioevo come “la grassa”, è ricca di documenti ancora in gran parte inediti mediante i quali è possibile ricostruire aspetti della storia del cibo in quel periodo. Prodotti alimentari che hanno fatto la fortuna di mercanti e artigiani specializzati, abbondato sui banchi del mercato, sopperito alle necessità anche in momenti difficili o consentito d’imbandire tavole più o meno sontuose nei palazzi laici o nei refettori dei monasteri. I sette contributi che costituiscono Bologna e il cibo sono un assaggio dell’estrema varietà di quanto è possibile trovare all’interno dei suoi archivi e intendono porsi come un incoraggiamento per ricerche future.
Campanini Antonella (2016). Bologna e il cibo. Percorsi archivistici nel Medioevo della “Grassa”. Bra : Slow Food Editore.
Bologna e il cibo. Percorsi archivistici nel Medioevo della “Grassa”
Campanini Antonella
2016
Abstract
Bologna, conosciuta già nel Medioevo come “la grassa”, è ricca di documenti ancora in gran parte inediti mediante i quali è possibile ricostruire aspetti della storia del cibo in quel periodo. Prodotti alimentari che hanno fatto la fortuna di mercanti e artigiani specializzati, abbondato sui banchi del mercato, sopperito alle necessità anche in momenti difficili o consentito d’imbandire tavole più o meno sontuose nei palazzi laici o nei refettori dei monasteri. I sette contributi che costituiscono Bologna e il cibo sono un assaggio dell’estrema varietà di quanto è possibile trovare all’interno dei suoi archivi e intendono porsi come un incoraggiamento per ricerche future.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.