L’esperienza di formazione, nell’ambito del corpo-movimento e dell’outdoor education, soprattutto ora con la forte pressione positiva esercitata dal COVID19, fa emergere entusiasmi, timori, perplessità, ma anche slancio, verso strategie per le quali le/gli insegnanti si sentono attratte/ti ma non completamente pronte/i (Antonietti et al., 2020). Il continuo confronto con le/gli insegnanti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria, ha fatto emergere la necessità di colmare un vuoto, soprattutto nell’ottica della continuità verticale, che valorizzi il corpo e movimento nel continuum indoor-outdoor (Ceciliani, 2018). Il coinvolgimento di una trentina di insegnanti, sia di scuola primaria sia di scuola dell’infanzia, l’osservazione dei bambini, e la riflessione sul proprio agire educativo, ha fatto emergere interessanti elementi che possono assurgere a linee-guida trasversali, buone prassi, nella formazione in servizio ma, anche, nella formazione universitaria. Termini come osservazione, ambiente destrutturato, flessibilità organizzativa, variabilità delle routine, esperienza di rischio (Negro, 2019. Farnè, 2014; Russel, 2007), emergono dalle riflessioni delle insegnanti, seppure con evidenti differenze tra scuola dell’infanzia e scuola primaria, e vengono accolti come importanti anche se non adeguatamente sviluppati nell’agire educativo. Il contributo presenta i evidenze emerse, attraverso questionari e focus group, durante il periodo pandemico che, al di la dei tanti aspetti negativi, ha anche sollecitato gli insegnanti a mettersi in gioco rivalutando l’agire del bambino e l’educazione all’aperto. Il fatto che sia stata la pandemia a riscoprire tali aspetti educativi, per altro più per aspetti sanitari, deve far riflettere sulla necessità di riconoscere loro maggiore importanza nella formazione iniziale degli insegnanti. L’osservazione condotta in questo studio cerca di fornire un contributo in tal senso, affinché certe strategie e strumenti educativi non siano legati alla straordinarietà o all’emergenza, ma siano strumenti ordinari nell’agire educativo.

Prima e oltre il COVID19. Corpo-movimento e Outdoor Education nella formazione degli insegnanti

Gabriele Russo
Primo
2022

Abstract

L’esperienza di formazione, nell’ambito del corpo-movimento e dell’outdoor education, soprattutto ora con la forte pressione positiva esercitata dal COVID19, fa emergere entusiasmi, timori, perplessità, ma anche slancio, verso strategie per le quali le/gli insegnanti si sentono attratte/ti ma non completamente pronte/i (Antonietti et al., 2020). Il continuo confronto con le/gli insegnanti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria, ha fatto emergere la necessità di colmare un vuoto, soprattutto nell’ottica della continuità verticale, che valorizzi il corpo e movimento nel continuum indoor-outdoor (Ceciliani, 2018). Il coinvolgimento di una trentina di insegnanti, sia di scuola primaria sia di scuola dell’infanzia, l’osservazione dei bambini, e la riflessione sul proprio agire educativo, ha fatto emergere interessanti elementi che possono assurgere a linee-guida trasversali, buone prassi, nella formazione in servizio ma, anche, nella formazione universitaria. Termini come osservazione, ambiente destrutturato, flessibilità organizzativa, variabilità delle routine, esperienza di rischio (Negro, 2019. Farnè, 2014; Russel, 2007), emergono dalle riflessioni delle insegnanti, seppure con evidenti differenze tra scuola dell’infanzia e scuola primaria, e vengono accolti come importanti anche se non adeguatamente sviluppati nell’agire educativo. Il contributo presenta i evidenze emerse, attraverso questionari e focus group, durante il periodo pandemico che, al di la dei tanti aspetti negativi, ha anche sollecitato gli insegnanti a mettersi in gioco rivalutando l’agire del bambino e l’educazione all’aperto. Il fatto che sia stata la pandemia a riscoprire tali aspetti educativi, per altro più per aspetti sanitari, deve far riflettere sulla necessità di riconoscere loro maggiore importanza nella formazione iniziale degli insegnanti. L’osservazione condotta in questo studio cerca di fornire un contributo in tal senso, affinché certe strategie e strumenti educativi non siano legati alla straordinarietà o all’emergenza, ma siano strumenti ordinari nell’agire educativo.
2022
La formazione degli insegnanti: problemi, prospettive e proposte per una scuola di qualità e aperta a tutti e tutte
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Gabriele Russo
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