Questo saggio ripercorre la storia degli stati successori dell’ex Federazione jugoslava tramite l’analisi delle dinamiche migratorie che li hanno interessati negli ultimi tre decenni, sottolineando come tale approccio sia utile – oltre che per completare gli studi esistenti, anche per una serie di importanti ragioni, qui di seguito anticipate. Prima di tutto, fare dei migranti, rifugiati, sfollati interni, e delle traiettorie e problematiche ad essi connessi oggetto principale di studio aiuta a comprendere cosa si intenda in effetti quando si descrivono alcuni processi societari dei Balcani come “incompleti”, e alcune ferite storiche come ancora vive. Infatti, anche dopo la fine del conflitto, i Balcani sono rimasti una regione di forte emigrazione avente come protagonisti di questi deflussi la popolazione più giovane: ho descritto altrove come l’emigrazione di tanti giovani dalla regione rappresenti un caso di “voto con i piedi”, ovvero di una sfiducia verso la classe politica e di una reazione alla mancanza di prospettive economiche loro imputabili.
Zoppi Marco (2021). Migrazioni nei Balcani: una prospettiva regionale su dinamiche e traiettorie degli ultimi trent’anni. RIVISTA DI STUDI POLITICI, 2/3, 215-238.
Migrazioni nei Balcani: una prospettiva regionale su dinamiche e traiettorie degli ultimi trent’anni
Zoppi Marco
2021
Abstract
Questo saggio ripercorre la storia degli stati successori dell’ex Federazione jugoslava tramite l’analisi delle dinamiche migratorie che li hanno interessati negli ultimi tre decenni, sottolineando come tale approccio sia utile – oltre che per completare gli studi esistenti, anche per una serie di importanti ragioni, qui di seguito anticipate. Prima di tutto, fare dei migranti, rifugiati, sfollati interni, e delle traiettorie e problematiche ad essi connessi oggetto principale di studio aiuta a comprendere cosa si intenda in effetti quando si descrivono alcuni processi societari dei Balcani come “incompleti”, e alcune ferite storiche come ancora vive. Infatti, anche dopo la fine del conflitto, i Balcani sono rimasti una regione di forte emigrazione avente come protagonisti di questi deflussi la popolazione più giovane: ho descritto altrove come l’emigrazione di tanti giovani dalla regione rappresenti un caso di “voto con i piedi”, ovvero di una sfiducia verso la classe politica e di una reazione alla mancanza di prospettive economiche loro imputabili.File | Dimensione | Formato | |
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