L'articolo presenta l'impianto teorico e metodologico del Teatro dell'oppresso ideato da Augusto Boal riconducendolo alla sua possibile applicabilità nei contesti formativi, in particolare in quelli che coinvolgono le professioni educative.Tutte le attività di TdO sono caratterizzate dall’esplicita finalità di attivare processi di conoscenza e di trasformazione delle realtà oppressive coinvolgendo attivamente gli spettatori/partecipanti in un ventaglio di tecniche con un forte potenziale metabletico. Tale impianto risulta particolarmente utile per rendere la formazione un' occasione di apprendimento esperienziale e di coinvolgimento corporeo ed emozionale.

Il contributo pedagogico delle tecniche del Teatro dell’Oppresso nella formazione degli educatori

alessandra gigli
1999

Abstract

L'articolo presenta l'impianto teorico e metodologico del Teatro dell'oppresso ideato da Augusto Boal riconducendolo alla sua possibile applicabilità nei contesti formativi, in particolare in quelli che coinvolgono le professioni educative.Tutte le attività di TdO sono caratterizzate dall’esplicita finalità di attivare processi di conoscenza e di trasformazione delle realtà oppressive coinvolgendo attivamente gli spettatori/partecipanti in un ventaglio di tecniche con un forte potenziale metabletico. Tale impianto risulta particolarmente utile per rendere la formazione un' occasione di apprendimento esperienziale e di coinvolgimento corporeo ed emozionale.
1999
alessandra gigli
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/889830
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