Il contributo nasce dalla volontà di sottolineare l'importanza dei giochi popolari, non solo come passatempo per i bimbi ma, soprattutto, come una delle forme più adeguate di gioco formativo. L'articolo presenta una indagine, svolta in una scuola dell'infanzia di Modena, realizzata durante tutto l'anno scolastico 2008/09 e suddivisa in due parti: un primo intervento in cui, educatori e genitori, presentavano e coinvolgevano i bambini in giochi popolari e tradizionali; un secondo intervento, osservativo, in cui i bambini venivano filmati, nei momenti di gioco spontaneo scolastico, per verificare quali giochi riprendevano spontaneamente tra quelli presentati nella prima parte dell'anno. I dati raccolti, forniscono interessanti indicazioni rispetto alla tipologia di gioco preferita dai bamini e, inoltre, discriminano il gioco a seconda che sia interamente realizzabile dal bambino, senza intervento dell'adulto, rispetto al gioco che, per la sua maggiore organizzazione, richiede la presenza dell'adulto affinchè sia apprezzato e realizzato dal bambino.

Se l'omino nero gioca a mosca cieca: la proposta di giochi di tradizione popolare in una scuola dell'infanzia.

CECILIANI, ANDREA
2010

Abstract

Il contributo nasce dalla volontà di sottolineare l'importanza dei giochi popolari, non solo come passatempo per i bimbi ma, soprattutto, come una delle forme più adeguate di gioco formativo. L'articolo presenta una indagine, svolta in una scuola dell'infanzia di Modena, realizzata durante tutto l'anno scolastico 2008/09 e suddivisa in due parti: un primo intervento in cui, educatori e genitori, presentavano e coinvolgevano i bambini in giochi popolari e tradizionali; un secondo intervento, osservativo, in cui i bambini venivano filmati, nei momenti di gioco spontaneo scolastico, per verificare quali giochi riprendevano spontaneamente tra quelli presentati nella prima parte dell'anno. I dati raccolti, forniscono interessanti indicazioni rispetto alla tipologia di gioco preferita dai bamini e, inoltre, discriminano il gioco a seconda che sia interamente realizzabile dal bambino, senza intervento dell'adulto, rispetto al gioco che, per la sua maggiore organizzazione, richiede la presenza dell'adulto affinchè sia apprezzato e realizzato dal bambino.
2010
Pierobon F; Stefanini S; Ceciliani A.
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