Nell’odierno panorama alimentare, i consumatori sembrano avere un atteggiamento ambivalente; se da un lato dichiarano di preferire alimenti poco lavorati e “naturali”, dall’altro richiedono un’ampia varietà di scelta in tutte le stagioni e mostrano di apprezzare sempre più gli alimenti già pronti all’utilizzo. La psicologia del consumatore è il motore dell’industria alimentare, che deve offrire prodotti in grado di soddisfare non solo il gusto, ma anche una serie di altre aspettative “sensoriali” istintivamente associate ad un particolare prodotto (per esempio il colore, la consistenza, l’aroma….). Basti pensare quanto il colore di una caramella possa influire sulla sua “vendibilità”, prima ancora del suo gusto; o all’istintiva associazione tra il gusto menta ed il colore verde (in realtà l’estratto di menta è incolore); o, ancora, alle sensazioni piacevoli che istintivamente associamo alla vista di un prodotto cremoso (yogurt, budini, gelati…) o ad un aroma che evoca ricordi d’infanzia. Le attuali tecnologie di preparazione alimentare consentono di produrre industrialmente una vasta gamma di alimenti, grazie anche all’utilizzo degli additivi alimentari: sostanze generalmente prive di valore nutritivo, che vengono aggiunte alle preparazioni industriali per ottenere e mantenere nel tempo caratteristiche organolettiche e sicurezza igienica del prodotto.
Utilizzo degli additivi alimentari: una questione di responsabilità
GIROTTI, STEFANO
2010
Abstract
Nell’odierno panorama alimentare, i consumatori sembrano avere un atteggiamento ambivalente; se da un lato dichiarano di preferire alimenti poco lavorati e “naturali”, dall’altro richiedono un’ampia varietà di scelta in tutte le stagioni e mostrano di apprezzare sempre più gli alimenti già pronti all’utilizzo. La psicologia del consumatore è il motore dell’industria alimentare, che deve offrire prodotti in grado di soddisfare non solo il gusto, ma anche una serie di altre aspettative “sensoriali” istintivamente associate ad un particolare prodotto (per esempio il colore, la consistenza, l’aroma….). Basti pensare quanto il colore di una caramella possa influire sulla sua “vendibilità”, prima ancora del suo gusto; o all’istintiva associazione tra il gusto menta ed il colore verde (in realtà l’estratto di menta è incolore); o, ancora, alle sensazioni piacevoli che istintivamente associamo alla vista di un prodotto cremoso (yogurt, budini, gelati…) o ad un aroma che evoca ricordi d’infanzia. Le attuali tecnologie di preparazione alimentare consentono di produrre industrialmente una vasta gamma di alimenti, grazie anche all’utilizzo degli additivi alimentari: sostanze generalmente prive di valore nutritivo, che vengono aggiunte alle preparazioni industriali per ottenere e mantenere nel tempo caratteristiche organolettiche e sicurezza igienica del prodotto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.