13 Maggio 2010: Emanuele, 17 mesi, si presenta in urgenza all’attenzione del reparto di “Assistenza odontoiatrica per disabili in età evolutiva” per un trauma avvenuto in casa. All’esame obiettivo si nota una severa lussazione intrusiva a carico dell’elemento 1 con corona vetiblo-inclinata; si propende pertanto per l’estrazione. Il bambino non si presenta però ai follow-up. 01 febbraio 2010: in visita d’urgenza, Emanuele presenta dolore e gonfiore sia intra che extra-orale , a seguito dei quali il pediatra ha prescritto terapia antibiotica. L’esame obiettivo mette in luce l’eruzione dell’elemento 11 che appare ipoplasico e alterato di forma. Dal solco gengivale vestibolare fuoriesce essudato purulento e la mucosa si presenta tumefatta. È presente un sondaggio >12 mm. Alla radiografia endorale si apprezza una banda radiotrasparente, compatibile con una frattura. Si decide di realizzare una chirurgia esplorativa per escludere questa diagnosi. Si evidenzia cosi la presenza di una doccia vestibolare, ricostruita contestualmente in resina composita. 21 Aprile 2016: nuovamente in visita d’urgenza all’esame obiettivo si evidenzia una fistola vestibolare all’elemento 11. Il test di sensibilità risulta negativo; la radiografia endorale mostra l’apice immaturo. Diagnosi: lesione endo-perio a partenza parodontale. Pertanto si decide di trattare endodonticamente l’elemento, utilizzando MTA, considerato il grado di formazione radicolare. Conclusioni: nei casi di lussazione intrusiva in età molto precoce, la percentuale di complicanze che coinvolgono la formazione ed eruzione dei denti permanenti è elevata. I genitori devono essere avvertiti che la prognosi si potrà sciogliere solo alla comparsa in arcata degli elementi permanenti interessati dall’evento traumatico.
T Costi, I.C. (2017). Lussazione intrusiva in dentizione decidua: complicanze a lungo termine.
Lussazione intrusiva in dentizione decidua: complicanze a lungo termine
T Costi;I. Cremonesi;S. Bagattoni;Giovanni D'alessandro;G. Piana
2017
Abstract
13 Maggio 2010: Emanuele, 17 mesi, si presenta in urgenza all’attenzione del reparto di “Assistenza odontoiatrica per disabili in età evolutiva” per un trauma avvenuto in casa. All’esame obiettivo si nota una severa lussazione intrusiva a carico dell’elemento 1 con corona vetiblo-inclinata; si propende pertanto per l’estrazione. Il bambino non si presenta però ai follow-up. 01 febbraio 2010: in visita d’urgenza, Emanuele presenta dolore e gonfiore sia intra che extra-orale , a seguito dei quali il pediatra ha prescritto terapia antibiotica. L’esame obiettivo mette in luce l’eruzione dell’elemento 11 che appare ipoplasico e alterato di forma. Dal solco gengivale vestibolare fuoriesce essudato purulento e la mucosa si presenta tumefatta. È presente un sondaggio >12 mm. Alla radiografia endorale si apprezza una banda radiotrasparente, compatibile con una frattura. Si decide di realizzare una chirurgia esplorativa per escludere questa diagnosi. Si evidenzia cosi la presenza di una doccia vestibolare, ricostruita contestualmente in resina composita. 21 Aprile 2016: nuovamente in visita d’urgenza all’esame obiettivo si evidenzia una fistola vestibolare all’elemento 11. Il test di sensibilità risulta negativo; la radiografia endorale mostra l’apice immaturo. Diagnosi: lesione endo-perio a partenza parodontale. Pertanto si decide di trattare endodonticamente l’elemento, utilizzando MTA, considerato il grado di formazione radicolare. Conclusioni: nei casi di lussazione intrusiva in età molto precoce, la percentuale di complicanze che coinvolgono la formazione ed eruzione dei denti permanenti è elevata. I genitori devono essere avvertiti che la prognosi si potrà sciogliere solo alla comparsa in arcata degli elementi permanenti interessati dall’evento traumatico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.