L’area Expo è un’“isola” nella metropoli milanese: strade di grande dimensione, ferrovie, conurbazioni periferiche più o meno recenti che la circondano, ne determinano l’isolamento. I pochi segni del paesaggio agricolo che ancora insistevano su quest’area sono stati cancellati dal progetto per l’Esposizione universale, che ha deciso per un atto di rifondazione, per quanto i rapporti con il paesaggio agrario che caratterizzava questi luoghi fosse irrimediabilmente perduto da tempo. La cascina è uno splendido frammento da valorizzare e ci ricorda quanto sia cambiato il paesaggio. Il progetto accetta questa condizione di “isola” e il fatto che la città fondata dall’Expo costituisca, nella sua stratificazione funzionale (la costosa rete infrastrutturale) e nella sua specificità formale (gli assi e la griglia), una condizione oramai ineludibile per il progetto che verrà.
Difesa delle isole. Milano Expo dopo Expo.
ildebrando clemente
2017
Abstract
L’area Expo è un’“isola” nella metropoli milanese: strade di grande dimensione, ferrovie, conurbazioni periferiche più o meno recenti che la circondano, ne determinano l’isolamento. I pochi segni del paesaggio agricolo che ancora insistevano su quest’area sono stati cancellati dal progetto per l’Esposizione universale, che ha deciso per un atto di rifondazione, per quanto i rapporti con il paesaggio agrario che caratterizzava questi luoghi fosse irrimediabilmente perduto da tempo. La cascina è uno splendido frammento da valorizzare e ci ricorda quanto sia cambiato il paesaggio. Il progetto accetta questa condizione di “isola” e il fatto che la città fondata dall’Expo costituisca, nella sua stratificazione funzionale (la costosa rete infrastrutturale) e nella sua specificità formale (gli assi e la griglia), una condizione oramai ineludibile per il progetto che verrà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.