Jésus-Christ et sa doctrine (1838) di Joseph Salvador è indubbiamente il primo libro scientifico sulle origini del cristianesimo apparso in Francia: ciononostante, questo contributo oggi risulta del tutto dimenticato dagli addetti ai lavori. L’estraneità del libro al positivismo filologico che si sarebbe affermato qualche anno dopo, la risonanza dei successivi studi di Ernest Renan (che pure gli è debitore di più di uno spunto), la stessa origine ebraica dell’autore hanno congiurato, già nella seconda metà dell’Ottocento, per la sua condanna ad un precoce oblio. L’opera di Salvador, che evidenzia la progressiva genesi della dottrina di Gesù dall’ebraismo, in realtà all’epoca fece scalpore.La sua rilettura oggi può così costituire una fonte preziosa per comprendere i miti politici circolanti a Parigi tra Restaurazione e Monarchia di Luglio. Contrapponendo il mosaismo al cristianesimo come unica e valida religione politica del futuro, Salvador ci dimostra come agli albori dell’età romantica la ricerca di un nuovo fondamento sacro della società potesse approdare a diversi sincretismi, e con quale intensità il modello della repubblica ebraica abbia condizionato il pensiero politico di quegli anni.

Gerusalemme tra Roma e Parigi. Joseph Salvador e le origini del cristianesimo

SOFIA, FRANCESCA
2004

Abstract

Jésus-Christ et sa doctrine (1838) di Joseph Salvador è indubbiamente il primo libro scientifico sulle origini del cristianesimo apparso in Francia: ciononostante, questo contributo oggi risulta del tutto dimenticato dagli addetti ai lavori. L’estraneità del libro al positivismo filologico che si sarebbe affermato qualche anno dopo, la risonanza dei successivi studi di Ernest Renan (che pure gli è debitore di più di uno spunto), la stessa origine ebraica dell’autore hanno congiurato, già nella seconda metà dell’Ottocento, per la sua condanna ad un precoce oblio. L’opera di Salvador, che evidenzia la progressiva genesi della dottrina di Gesù dall’ebraismo, in realtà all’epoca fece scalpore.La sua rilettura oggi può così costituire una fonte preziosa per comprendere i miti politici circolanti a Parigi tra Restaurazione e Monarchia di Luglio. Contrapponendo il mosaismo al cristianesimo come unica e valida religione politica del futuro, Salvador ci dimostra come agli albori dell’età romantica la ricerca di un nuovo fondamento sacro della società potesse approdare a diversi sincretismi, e con quale intensità il modello della repubblica ebraica abbia condizionato il pensiero politico di quegli anni.
2004
Sofia f.
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