Il contributo analizza il tema dell’esperienza di viaggio e della sua mediazione tramite la scrittura attraverso la chiave di lettura interculturale: il viaggiatore, specie nei secoli passati ma, su piani differenti, ancora oggi, interpretava e tuttora interpreta di frequente luoghi, paesaggi e altre dinamiche territoriali in cui si imbatte attraverso la lente del proprio background culturale di origine, sulla base di meccanismi psicologici quali l’identificazione, l’analogia, la semplificazione oppure la contrapposizione. È così possibile, ad esempio, “vedere” lo stesso luogo con gli occhi di due culture differenti, mettendo a confronto la percezione della comunità locale con quella di una cultura “altra”: si tratta di un’operazione di decentramento da sé, significativa anche in chiave didattica, utile per identificare e decostruire stereotipi o preconcetti e allo stesso tempo per meglio comprendere l’alterità. Tale approccio riveste un ruolo emergente nella didattica scolastica, nel contesto di un’Italia sempre più multiculturale grazie all’immigrazione e di un numero sempre maggiore di studenti di “seconda generazione”, ossia figli di immigrati ma nati e cresciuti in Italia, con un’identità culturale frequentemente ibrida.
Stefano Piastra (2021). Viaggio, letteratura odeporica, approccio interculturale. AMBIENTE SOCIETÀ TERRITORIO, 66(4), 7-15.
Viaggio, letteratura odeporica, approccio interculturale
Stefano Piastra
2021
Abstract
Il contributo analizza il tema dell’esperienza di viaggio e della sua mediazione tramite la scrittura attraverso la chiave di lettura interculturale: il viaggiatore, specie nei secoli passati ma, su piani differenti, ancora oggi, interpretava e tuttora interpreta di frequente luoghi, paesaggi e altre dinamiche territoriali in cui si imbatte attraverso la lente del proprio background culturale di origine, sulla base di meccanismi psicologici quali l’identificazione, l’analogia, la semplificazione oppure la contrapposizione. È così possibile, ad esempio, “vedere” lo stesso luogo con gli occhi di due culture differenti, mettendo a confronto la percezione della comunità locale con quella di una cultura “altra”: si tratta di un’operazione di decentramento da sé, significativa anche in chiave didattica, utile per identificare e decostruire stereotipi o preconcetti e allo stesso tempo per meglio comprendere l’alterità. Tale approccio riveste un ruolo emergente nella didattica scolastica, nel contesto di un’Italia sempre più multiculturale grazie all’immigrazione e di un numero sempre maggiore di studenti di “seconda generazione”, ossia figli di immigrati ma nati e cresciuti in Italia, con un’identità culturale frequentemente ibrida.File | Dimensione | Formato | |
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