In una metropoli del Giappone investita dai monsoni, Rinko, una timida consulente di una hot line dedicata ai disturbi psichici, conduce un’esistenza inappagata, inchiodata a una vita senza sesso col marito Shigehiko, molto più vecchio di lei e ossessionato dalla pulizia domestica. Tra loro la passione è ormai sepolta sotto anni di abitudine: mangiano separatamente, dormono lontani, quasi non si parlano, e trascorrono le giornate in due solitudini che non si incrociano mai. Ma l’arrivo di una busta con delle foto che la ritraggono in atti di autoerotismo rivoluziona l’esistenza di Rinko. Il misterioso fotografo, salvato dalla sua assistenza telefonica, vuole costringerla a dare sfogo a fantasie sessuali che lei ancora non sa di avere e a prendere coscienza del proprio desiderio. Tra lampi e ortensie, sudore e umori, un invisibile serpente si risveglia così nel corpo della protagonista accendendone i sensi. Persa ogni inibizione, Rinko cede alle richieste del suo ricattatore e finisce per trovare in quel vortice di erotismo una dimensione terapeutica. Quando Shigehiko scopre le foto, l’uomo dietro l’obiettivo lo punisce per la sua mancanza di attenzione nei confronti della moglie.E il bacio finale tra Rinko e il marito, primo e ultimo contatto fisico in questa storia dove l’eros è tutto mentale, diventa la trasgressione estrema di due corpi che tornano a sfiorarsi.
Francesco Vitucci (2022). Un serpente di giugno. Venezia : Marsilio Editori.
Un serpente di giugno
Francesco Vitucci
2022
Abstract
In una metropoli del Giappone investita dai monsoni, Rinko, una timida consulente di una hot line dedicata ai disturbi psichici, conduce un’esistenza inappagata, inchiodata a una vita senza sesso col marito Shigehiko, molto più vecchio di lei e ossessionato dalla pulizia domestica. Tra loro la passione è ormai sepolta sotto anni di abitudine: mangiano separatamente, dormono lontani, quasi non si parlano, e trascorrono le giornate in due solitudini che non si incrociano mai. Ma l’arrivo di una busta con delle foto che la ritraggono in atti di autoerotismo rivoluziona l’esistenza di Rinko. Il misterioso fotografo, salvato dalla sua assistenza telefonica, vuole costringerla a dare sfogo a fantasie sessuali che lei ancora non sa di avere e a prendere coscienza del proprio desiderio. Tra lampi e ortensie, sudore e umori, un invisibile serpente si risveglia così nel corpo della protagonista accendendone i sensi. Persa ogni inibizione, Rinko cede alle richieste del suo ricattatore e finisce per trovare in quel vortice di erotismo una dimensione terapeutica. Quando Shigehiko scopre le foto, l’uomo dietro l’obiettivo lo punisce per la sua mancanza di attenzione nei confronti della moglie.E il bacio finale tra Rinko e il marito, primo e ultimo contatto fisico in questa storia dove l’eros è tutto mentale, diventa la trasgressione estrema di due corpi che tornano a sfiorarsi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.