Dal giorno 4 all’8 novembre 2007 si è svolto a Bologna, presso la sede del CNR, il seminario bilaterale Italia Cina, dal titolo: “China – Italy - Bilateral Symposium on the coastal zones - Evolution and Safeguard”, organizzato dal CNR con il sostegno dell’Università di Bologna. L’incontro si inserisce a chiusura di un ciclo triennale in un quadro di accordi ventennali stipulati tra l’Accademia Cinese delle Scienze (CAS) con l’Istituto di Geologia Marina di Qingdao e il CNR di Roma con la sua sede ISMAR (Istituto di Geologia Marina) di Bologna. Nell’accordo è entrato ultimamente anche IBIMET (Istituto di Biometereologia del CNR) e il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna. Al simposio ha partecipato una delegazione cinese di sei professori e ricercatori dell’Università di Qingdao, nota per le sue ricerche marine. Fatto degno di nota è la pubblicazione dei contributi, conclusasi precedentemente al convegno, per cui sono stati consegnati ai partecipanti gli atti in forma cartacea e in CD. La pubblicazione nel volume dallo stesso titolo del simposio, è stata supportata dall’Università di Bologna ed è stata curata dagli organizzatori del convegno, Franco Marabini del CNR, Mario Ciabatti e Adriana Galvani dell’Università di Bologna. L’importanza del convegno è stata assicurata dalla sua interdisciplinarietà, in quanto sono stati trattati problemi territoriali – ambientali – economici, attraverso lo studio di due aree cruciali, quali il Delta del Fiume Giallo e il Delta del Po. Per anni queste due aree similari sono state comparate tra loro, lungo le linee delle ipotesi dello sviluppo sostenibile, il quale tuttavia possa venire adattato alle esigenze economiche di popolazioni in aumento che abbisognano di crescenti quantitativi di energia. Le nuove disposizioni della UE e degli organismi internazionali in materia di energia pulita e le notevoli ricerche della Cina, che deve affrontare mete inderogabili e ristrettezze ineludibili, fa sì che la ricerca su terreni ricchi di risorse, pur solo potenziali o non ancora sfruttate, non possa essere arrestata, tanto che ognuno dei paesi possa apportare conoscenze ed esperienze all’altro. L’originalità dell’incontro si misura nella prospettiva toccante aspetti umani e sociali, differenziandosi dai comuni rapporti di istituzioni varie con la Cina che si limitano sovente all’aspetto economico dell’export e dell’import. L’interdisciplinarietà è stata ribadita dalla partecipazione di personalità varie, provenienti dal settore pubblico e privato, dal differente substrato culturale, che va dalla geologia, all’economia, alla sociologia, alla biologia, alle lingue, alle scienze politiche, educative e giuridiche.

Galvani A. (2008). Un Simposio Italia-Cina sull’evoluzione e la tutela delle zone costiere. BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ GEOGRAFICA ITALIANA, Serie XIII, Vol.I, 210-211.

Un Simposio Italia-Cina sull’evoluzione e la tutela delle zone costiere

GALVANI, ADRIANA
2008

Abstract

Dal giorno 4 all’8 novembre 2007 si è svolto a Bologna, presso la sede del CNR, il seminario bilaterale Italia Cina, dal titolo: “China – Italy - Bilateral Symposium on the coastal zones - Evolution and Safeguard”, organizzato dal CNR con il sostegno dell’Università di Bologna. L’incontro si inserisce a chiusura di un ciclo triennale in un quadro di accordi ventennali stipulati tra l’Accademia Cinese delle Scienze (CAS) con l’Istituto di Geologia Marina di Qingdao e il CNR di Roma con la sua sede ISMAR (Istituto di Geologia Marina) di Bologna. Nell’accordo è entrato ultimamente anche IBIMET (Istituto di Biometereologia del CNR) e il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna. Al simposio ha partecipato una delegazione cinese di sei professori e ricercatori dell’Università di Qingdao, nota per le sue ricerche marine. Fatto degno di nota è la pubblicazione dei contributi, conclusasi precedentemente al convegno, per cui sono stati consegnati ai partecipanti gli atti in forma cartacea e in CD. La pubblicazione nel volume dallo stesso titolo del simposio, è stata supportata dall’Università di Bologna ed è stata curata dagli organizzatori del convegno, Franco Marabini del CNR, Mario Ciabatti e Adriana Galvani dell’Università di Bologna. L’importanza del convegno è stata assicurata dalla sua interdisciplinarietà, in quanto sono stati trattati problemi territoriali – ambientali – economici, attraverso lo studio di due aree cruciali, quali il Delta del Fiume Giallo e il Delta del Po. Per anni queste due aree similari sono state comparate tra loro, lungo le linee delle ipotesi dello sviluppo sostenibile, il quale tuttavia possa venire adattato alle esigenze economiche di popolazioni in aumento che abbisognano di crescenti quantitativi di energia. Le nuove disposizioni della UE e degli organismi internazionali in materia di energia pulita e le notevoli ricerche della Cina, che deve affrontare mete inderogabili e ristrettezze ineludibili, fa sì che la ricerca su terreni ricchi di risorse, pur solo potenziali o non ancora sfruttate, non possa essere arrestata, tanto che ognuno dei paesi possa apportare conoscenze ed esperienze all’altro. L’originalità dell’incontro si misura nella prospettiva toccante aspetti umani e sociali, differenziandosi dai comuni rapporti di istituzioni varie con la Cina che si limitano sovente all’aspetto economico dell’export e dell’import. L’interdisciplinarietà è stata ribadita dalla partecipazione di personalità varie, provenienti dal settore pubblico e privato, dal differente substrato culturale, che va dalla geologia, all’economia, alla sociologia, alla biologia, alle lingue, alle scienze politiche, educative e giuridiche.
2008
Galvani A. (2008). Un Simposio Italia-Cina sull’evoluzione e la tutela delle zone costiere. BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ GEOGRAFICA ITALIANA, Serie XIII, Vol.I, 210-211.
Galvani A.
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