Uno dei momenti cruciali nelle biografie delle giovani donne italiane si verifica quando esse sono chiamate a scegliere quale percorso professionale privilegiare, se puntare o meno sulla carriera e, soprattutto, se fare un figlio oppure posticipare o rinunciare. Come noto, tali scelte ma seguono logiche e dinamiche differenti rispetto ai modelli più consolidati del passato, specialmente per effetto delle trasformazioni che hanno interessato il mondo del lavoro, il sistema di welfare, le identità di genere e le relazioni all’interno della famiglia. In particolare, le indagini più recenti hanno rilevato che le giovani donne italiane sono alle prese con significativi mutamenti sul piano culturale, dai quali deriva una più intensa aspirazione all’autonomia e una maggiore propensione a prediligere un modello di vita fondato non solo sull’asse matrimonio-figli, ma anche su quello educazione-carriera lavorativa. Tuttavia, per quanto mutate siano le aspettative delle giovani donne italiane e più fluidi i confini dell’identità femminile, esse si confrontano ancora sia con un mercato del lavoro per nulla neutro rispetto al genere, caratterizzato dalla persistenza di fenomeni di segregazione orizzontale e verticale, sia con un regime di welfare dal carattere ancora piuttosto familista, basato su un modello di divisione tradizionale del lavoro tra i generi, nel quale alla donna spetta principalmente il compito di rispondere alle esigenze di cura del nucleo domestico e dei parenti anziani. Il contributo focalizza l’attenzione sui tipi di strategie a cui si sono affidate o intendono affidarsi le giovani donne italiane nella costruzione del difficile equilibrio tra vita privata e vita lavorativa e sui modelli di riferimento alla base delle strategie adottate. In altre parole, l’obiettivo è di far emergere come esse cercano di tenere insieme, in una fase cruciale della loro biografia, due dimensioni fondamentali della loro identità come il lavoro e la famiglia. Ciò significa indagare anche i percorsi e le rappresentazioni individuali, non limitandosi a ridurre la realtà ai soli dati statistici. Il tema è affrontato sia attraverso la ricostruzione del quadro generale della condizione femminile in Italia tra lavoro e famiglia, sia tramite l’analisi dei risultati di un approfondimento empirico basato su 40 storie di vita con donne appartenenti a tre specifiche coorti di età (20-30 anni; 31-40anni; 41-50 anni), appartenenti ad una determinata società locale (assimilabile per molti aspetti ad ampia parte delle realtà socio-economiche dell’Italia Nord Orientale), storicamente contraddistinta dal primato della piccola impresa, spesso a conduzione familiare, dalla centralità della famiglia, ambito relazionale privilegiato di definizione e contrattazione dell’identità femminile e da forti asimmetrie di genere nelle attività riproduttive e di mercato.

N. De Luigi, A. Martelli (2007). Jeunes femmes en transition : formes de recomposition entre vie et travail en Italie. s.l : s.n.

Jeunes femmes en transition : formes de recomposition entre vie et travail en Italie

DE LUIGI, NICOLA;MARTELLI, ALESSANDRO
2007

Abstract

Uno dei momenti cruciali nelle biografie delle giovani donne italiane si verifica quando esse sono chiamate a scegliere quale percorso professionale privilegiare, se puntare o meno sulla carriera e, soprattutto, se fare un figlio oppure posticipare o rinunciare. Come noto, tali scelte ma seguono logiche e dinamiche differenti rispetto ai modelli più consolidati del passato, specialmente per effetto delle trasformazioni che hanno interessato il mondo del lavoro, il sistema di welfare, le identità di genere e le relazioni all’interno della famiglia. In particolare, le indagini più recenti hanno rilevato che le giovani donne italiane sono alle prese con significativi mutamenti sul piano culturale, dai quali deriva una più intensa aspirazione all’autonomia e una maggiore propensione a prediligere un modello di vita fondato non solo sull’asse matrimonio-figli, ma anche su quello educazione-carriera lavorativa. Tuttavia, per quanto mutate siano le aspettative delle giovani donne italiane e più fluidi i confini dell’identità femminile, esse si confrontano ancora sia con un mercato del lavoro per nulla neutro rispetto al genere, caratterizzato dalla persistenza di fenomeni di segregazione orizzontale e verticale, sia con un regime di welfare dal carattere ancora piuttosto familista, basato su un modello di divisione tradizionale del lavoro tra i generi, nel quale alla donna spetta principalmente il compito di rispondere alle esigenze di cura del nucleo domestico e dei parenti anziani. Il contributo focalizza l’attenzione sui tipi di strategie a cui si sono affidate o intendono affidarsi le giovani donne italiane nella costruzione del difficile equilibrio tra vita privata e vita lavorativa e sui modelli di riferimento alla base delle strategie adottate. In altre parole, l’obiettivo è di far emergere come esse cercano di tenere insieme, in una fase cruciale della loro biografia, due dimensioni fondamentali della loro identità come il lavoro e la famiglia. Ciò significa indagare anche i percorsi e le rappresentazioni individuali, non limitandosi a ridurre la realtà ai soli dati statistici. Il tema è affrontato sia attraverso la ricostruzione del quadro generale della condizione femminile in Italia tra lavoro e famiglia, sia tramite l’analisi dei risultati di un approfondimento empirico basato su 40 storie di vita con donne appartenenti a tre specifiche coorti di età (20-30 anni; 31-40anni; 41-50 anni), appartenenti ad una determinata società locale (assimilabile per molti aspetti ad ampia parte delle realtà socio-economiche dell’Italia Nord Orientale), storicamente contraddistinta dal primato della piccola impresa, spesso a conduzione familiare, dalla centralità della famiglia, ambito relazionale privilegiato di definizione e contrattazione dell’identità femminile e da forti asimmetrie di genere nelle attività riproduttive e di mercato.
2007
Jeunes, générations : continuités/discontinuités/ruptures ?
1
13
N. De Luigi, A. Martelli (2007). Jeunes femmes en transition : formes de recomposition entre vie et travail en Italie. s.l : s.n.
N. De Luigi; A. Martelli
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