Il piede, segmento distale dell’arto inferiore, rappresenta l’espressione di un processo evolutivo che lo ha reso sempre più adatto allo svolgimento delle sue funzioni fondamentali di sostegno e di spostamento del corpo. Il piede si trova in un continuo stato di variabilità, sia durante gli spostamenti, tipici della deambulazione, sia durante la semplice stazione eretta. La scarpa ideale dovrebbe permettere al piede di mantenere il più possibile la sua fisiologica funzione biomeccanica: il piede si comporta alternativamente ed in modo più o meno ritmico, come una struttura flessibile nella fase di adattamento al terreno e come una struttura rigida nella fase di distacco e spinta, divenendo l’effettore di una risposta motoria, modulata e finalizzata alla realizzazione cinetica di equilibrio e spostamento del corpo. Questa attività del piede può essere sintetizzata mediante due movimenti complessi triplanari: la pronazione corrispondente allo stato di rilasciamento e la supinazione corrispondente allo stato di irrigidimento. Le singole articolazioni e i muscoli del piede partecipano al movimento complesso di pronazione e supinazione in modo armonico e concatenato, così da costituire nel loro insieme un’unità funzionale che può essere definita come la catena cinetica del piede. La catena cinetica del piede è una parte integrante della catena cinetica dell’arto inferiore e dell’intero corpo. Durante la deambulazione è importante studiare come avviene l’alternanza dei due stati di rilasciamento e irrigidimento del piede: il rilasciamento del piede è necessario ai fini dell’adattamento al terreno nella fase di risposta al carico, mentre il piede deve diventare una leva rigida nel momento successivo della fase propulsiva del passo. E’ utile analizzare non solo la catena cinetica del piede ma tutto l’assetto posturale del tronco e dell’arto inferiore, per verificare gli eventuali effetti agli altri distretti superiori, essendo la probabile causa di sovraccarichi articolari e dolore.

Biomeccanica del piede

Berti Lisa
2021

Abstract

Il piede, segmento distale dell’arto inferiore, rappresenta l’espressione di un processo evolutivo che lo ha reso sempre più adatto allo svolgimento delle sue funzioni fondamentali di sostegno e di spostamento del corpo. Il piede si trova in un continuo stato di variabilità, sia durante gli spostamenti, tipici della deambulazione, sia durante la semplice stazione eretta. La scarpa ideale dovrebbe permettere al piede di mantenere il più possibile la sua fisiologica funzione biomeccanica: il piede si comporta alternativamente ed in modo più o meno ritmico, come una struttura flessibile nella fase di adattamento al terreno e come una struttura rigida nella fase di distacco e spinta, divenendo l’effettore di una risposta motoria, modulata e finalizzata alla realizzazione cinetica di equilibrio e spostamento del corpo. Questa attività del piede può essere sintetizzata mediante due movimenti complessi triplanari: la pronazione corrispondente allo stato di rilasciamento e la supinazione corrispondente allo stato di irrigidimento. Le singole articolazioni e i muscoli del piede partecipano al movimento complesso di pronazione e supinazione in modo armonico e concatenato, così da costituire nel loro insieme un’unità funzionale che può essere definita come la catena cinetica del piede. La catena cinetica del piede è una parte integrante della catena cinetica dell’arto inferiore e dell’intero corpo. Durante la deambulazione è importante studiare come avviene l’alternanza dei due stati di rilasciamento e irrigidimento del piede: il rilasciamento del piede è necessario ai fini dell’adattamento al terreno nella fase di risposta al carico, mentre il piede deve diventare una leva rigida nel momento successivo della fase propulsiva del passo. E’ utile analizzare non solo la catena cinetica del piede ma tutto l’assetto posturale del tronco e dell’arto inferiore, per verificare gli eventuali effetti agli altri distretti superiori, essendo la probabile causa di sovraccarichi articolari e dolore.
2021
MR
Berti Lisa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/876151
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