Secondo una consolidata linea storiografica (Pertusi, 1965-1979; Carile, 1996-1999) bizantinistica, l'orizzonte culturale dantesco (tra Mon., Conv. e Commedia) non spicca l'impero romano orientale, o bizantino: non i rapporti con le città di mare italiane (Venezia, Genova, Pisa), non quelli con gli Angiò Taranto nel meridione d'Italia, né motivi culturali, tenendo anche conto del tramite rappresentato dagli ordini mendicanti che operavano a Costantinopoli e da lì in Oriente. Per Dante, l'impero consiste soprattutto nelle figure di Costantino e Giustiniano, sviluppate in forma complessa e controversa. Entrambi collocati nel Pd, ma Costantino è accusato di aver voluto forzare l'ordine storico spostando la capitale in Oriente, fondando la nuova Roma di Costantinopoli e, soprattutto, di aver fornito al pontefice romano il governo temporale dell'Italia.
Dante e l’impero romano Orientale / VESPIGNANI. - STAMPA. - (2021), pp. 109-118.
Dante e l’impero romano Orientale
VESPIGNANI
2021
Abstract
Secondo una consolidata linea storiografica (Pertusi, 1965-1979; Carile, 1996-1999) bizantinistica, l'orizzonte culturale dantesco (tra Mon., Conv. e Commedia) non spicca l'impero romano orientale, o bizantino: non i rapporti con le città di mare italiane (Venezia, Genova, Pisa), non quelli con gli Angiò Taranto nel meridione d'Italia, né motivi culturali, tenendo anche conto del tramite rappresentato dagli ordini mendicanti che operavano a Costantinopoli e da lì in Oriente. Per Dante, l'impero consiste soprattutto nelle figure di Costantino e Giustiniano, sviluppate in forma complessa e controversa. Entrambi collocati nel Pd, ma Costantino è accusato di aver voluto forzare l'ordine storico spostando la capitale in Oriente, fondando la nuova Roma di Costantinopoli e, soprattutto, di aver fornito al pontefice romano il governo temporale dell'Italia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.