A partire dalle ultime tendenze della critica sulla Morante, e in particolare dal recente libro di Francesca Giuntoli Liverani, "Elsa Morante: l'ultimo romanzo possibile" (Napoli, Liguori, 2008), è possibile interpretare il romanzo "Menzogna e sortilegio" in chiave nuova, inserendolo in una filiera di testi che, da "Fosca" di Tarchetti e "Il marito di Elena" di Verga, fino ai "Sei personaggi" di Pirandello e oltre, traccia la linea di un "autobiografismo fantastico" italiano. Così si potrebbe definire, infatti, quel genere di autobiografismo antirealistico di cui in Italia "Menzogna e sortilegio" costituisce l'apice e la messa in crisi, restando un unicum anche nella produzione della Morante stessa.
A proposito di Menzogna e sortilegio di Elsa Morante
NOBILI, CLAUDIA SEBASTIANA
2009
Abstract
A partire dalle ultime tendenze della critica sulla Morante, e in particolare dal recente libro di Francesca Giuntoli Liverani, "Elsa Morante: l'ultimo romanzo possibile" (Napoli, Liguori, 2008), è possibile interpretare il romanzo "Menzogna e sortilegio" in chiave nuova, inserendolo in una filiera di testi che, da "Fosca" di Tarchetti e "Il marito di Elena" di Verga, fino ai "Sei personaggi" di Pirandello e oltre, traccia la linea di un "autobiografismo fantastico" italiano. Così si potrebbe definire, infatti, quel genere di autobiografismo antirealistico di cui in Italia "Menzogna e sortilegio" costituisce l'apice e la messa in crisi, restando un unicum anche nella produzione della Morante stessa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.