L’articolo riguarda la progettazione di una tensostruttura a membrana in un contesto di valore storico-architettonico. Le tensostrutture si adattano a coprire spazi in ambiti di pregio per il loro ridotto impatto visivo, per la loro efficienza strutturale e per la loro grande funzionalità. Affinché strutture di questo tipo possano essere inserite in modo corretto è necessario tuttavia che la loro conformazione sia attentamente studiata in relazione al contesto in cui si trova. Questo studio si inserisce nella logica dell’adattamento allo spazio esistente e della flessibilità e reversibilità dell’intervento ed evidenzia le potenzialità espressive e funzionali delle membrane mobili, o adattive, ripercorrendo il percorso progettuale dalla ricerca della forma (form finding) alla ideazione del tipo di movimentazione e alla definizione della sagoma di taglio (pattern cutting). Affinché la membrana possa passare dallo stato di ripiegamento a quello di dispiegamento e quindi a quello di esercizio, in cui la superficie deve essere rigida, è necessario applicare un’opportuna deformazione al materiale. Tale deformazione genera lo sforzo di trazione interno che presollecita la tela e le dà una forma stabile. La soluzione trovata per la copertura della Rocca Brancaleone di Ravenna riguarda una forma innovativa a ventaglio, con una movimentazione del tutto originale. Lo sviluppo del progetto con le soluzioni tecniche di dettaglio, benché già definito, non viene mostrato per ragioni di riservatezza, ma ci si sofferma ampiamente sulla concezione preliminare e sui principi che hanno guidato le scelte adottate, in modo che questo lavoro possa fungere da modello per interventi futuri.
Membrane adattive in ambito storico: una proposta per la copertura della Rocca Brancaleone a Ravenna
Guardigli Luca
Ultimo
Writing – Review & Editing
2021
Abstract
L’articolo riguarda la progettazione di una tensostruttura a membrana in un contesto di valore storico-architettonico. Le tensostrutture si adattano a coprire spazi in ambiti di pregio per il loro ridotto impatto visivo, per la loro efficienza strutturale e per la loro grande funzionalità. Affinché strutture di questo tipo possano essere inserite in modo corretto è necessario tuttavia che la loro conformazione sia attentamente studiata in relazione al contesto in cui si trova. Questo studio si inserisce nella logica dell’adattamento allo spazio esistente e della flessibilità e reversibilità dell’intervento ed evidenzia le potenzialità espressive e funzionali delle membrane mobili, o adattive, ripercorrendo il percorso progettuale dalla ricerca della forma (form finding) alla ideazione del tipo di movimentazione e alla definizione della sagoma di taglio (pattern cutting). Affinché la membrana possa passare dallo stato di ripiegamento a quello di dispiegamento e quindi a quello di esercizio, in cui la superficie deve essere rigida, è necessario applicare un’opportuna deformazione al materiale. Tale deformazione genera lo sforzo di trazione interno che presollecita la tela e le dà una forma stabile. La soluzione trovata per la copertura della Rocca Brancaleone di Ravenna riguarda una forma innovativa a ventaglio, con una movimentazione del tutto originale. Lo sviluppo del progetto con le soluzioni tecniche di dettaglio, benché già definito, non viene mostrato per ragioni di riservatezza, ma ci si sofferma ampiamente sulla concezione preliminare e sui principi che hanno guidato le scelte adottate, in modo che questo lavoro possa fungere da modello per interventi futuri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
