L'indagine muove dalla constatazione dell'uso ricorrente, nel diritto vivente, della locuzione "prova privilegiata". Più segnatamente, alla luce del dato giurisprudenziale preso in esame nell'indagine, emerge la tendenza pretoria a fare ricorso alla locuzione in argomento per designare fenomeni piuttosto eterogenei. Ci si interroga quindi se, accertata la sussistenza di peculiari caratteri di novità comuni, possano effettivamente rinvenirsi le condizioni per il configurarsi di una categoria autonoma per la prova privilegiata rispetto a quelle ormai sedimentate e apparentemente affini (come, ad esempio, quella di "prova avente fede privilegiata") oppure ci si trovi al cospetto di una mera formula di stile. Constatati i tratti comuni emergenti dalla casistica oggetto di indagine, si mette in correlazione, ai fini di una ricostruzione teoretica, la categoria della prova privilegiata con quella, di diritto sostanziale, degli "atti di certezza", dell' "accertamento amministrativo" e dei "provvedimenti amministrativi di accertamento" (o decisioni amministrative). Si valutano, quindi, le potenzialità e i risvolti applicativi che la categoria della "prova privilegiata", autonomamente delineata, potrebbe avere specie in materia di rilevanza dell'accertamento contenuto nei provvedimenti delle Autorità amministrative indipendenti nell'ambito di successivi processi civili, quale innovativa ipotesi di circolazione dell'accertamento (sul modello delle azioni follow-on nel contesto della disciplina del private antitrust enforcement).
Titolo: | La circolazione dell’accertamento dall’atto amministrativo al processo civile: intorno alla categoria di "prova privilegiata" | |
Autore/i: | Mario Golia | |
Autore/i Unibo: | ||
Anno: | 2021 | |
Rivista: | ||
Abstract: | L'indagine muove dalla constatazione dell'uso ricorrente, nel diritto vivente, della locuzione "prova privilegiata". Più segnatamente, alla luce del dato giurisprudenziale preso in esame nell'indagine, emerge la tendenza pretoria a fare ricorso alla locuzione in argomento per designare fenomeni piuttosto eterogenei. Ci si interroga quindi se, accertata la sussistenza di peculiari caratteri di novità comuni, possano effettivamente rinvenirsi le condizioni per il configurarsi di una categoria autonoma per la prova privilegiata rispetto a quelle ormai sedimentate e apparentemente affini (come, ad esempio, quella di "prova avente fede privilegiata") oppure ci si trovi al cospetto di una mera formula di stile. Constatati i tratti comuni emergenti dalla casistica oggetto di indagine, si mette in correlazione, ai fini di una ricostruzione teoretica, la categoria della prova privilegiata con quella, di diritto sostanziale, degli "atti di certezza", dell' "accertamento amministrativo" e dei "provvedimenti amministrativi di accertamento" (o decisioni amministrative). Si valutano, quindi, le potenzialità e i risvolti applicativi che la categoria della "prova privilegiata", autonomamente delineata, potrebbe avere specie in materia di rilevanza dell'accertamento contenuto nei provvedimenti delle Autorità amministrative indipendenti nell'ambito di successivi processi civili, quale innovativa ipotesi di circolazione dell'accertamento (sul modello delle azioni follow-on nel contesto della disciplina del private antitrust enforcement). | |
Data stato definitivo: | 2022-02-28T19:25:06Z | |
Appare nelle tipologie: | 1.01 Articolo in rivista |