La traduzione dell'opera Le boulevard périphérique è nata da un progetto di traduzione da me concepito; ho seguito la pubblicazione dell'opera in francese, ho preso contatti con la casa edtrice francese, ne ho seguito i rapporti con i vari editori italiani cui il romanzo era stato inviato in lettura, ho infine inviato la mia proposta alle edizioni e/o, che mi hanno poi commissionato la traduzione. La traduzione del suddetto romanzo fa parte di un lavoro di ricerca sull'autore intrapreso molti anni fa, con la tesi di dottorato, e mai interrotto, come testimonia la traduzione del primo romanzo di Bauchau, La lacerazione (Panozzo, 2001), nonché le traduzioni, su riviste italiane, di passaggi dei diari e di poesie inedite.

Il compagno di scalata

ELEFANTE, CHIARA
2009

Abstract

La traduzione dell'opera Le boulevard périphérique è nata da un progetto di traduzione da me concepito; ho seguito la pubblicazione dell'opera in francese, ho preso contatti con la casa edtrice francese, ne ho seguito i rapporti con i vari editori italiani cui il romanzo era stato inviato in lettura, ho infine inviato la mia proposta alle edizioni e/o, che mi hanno poi commissionato la traduzione. La traduzione del suddetto romanzo fa parte di un lavoro di ricerca sull'autore intrapreso molti anni fa, con la tesi di dottorato, e mai interrotto, come testimonia la traduzione del primo romanzo di Bauchau, La lacerazione (Panozzo, 2001), nonché le traduzioni, su riviste italiane, di passaggi dei diari e di poesie inedite.
2009
9788876418617
Henry Bauchau
Le boulevard périphérique. L’opera è ambientata a Parigi, nel 1980. Nell’immaginario del narratore, chiamato ad accompagnare la moglie del figlio nella lotta al cancro che l’ha colpita, ritorna il ricordo di Stéphane, amico di giovinezza, colui che l’ha iniziato alle arrampicate in montagne e alla lotta contro le vertigini, prima di entrare nella Resistenza e di essere catturato da un ufficiale nazista, il colonnello Shadow. Proprio quest’ultimo, alla fine della guerra, dalla prigione in cui lotta contro la malattia, fa sapere al narratore che desidera parlargli e consegnargli il ricordo degli ultimi momenti di Stéphane, del suo coraggio e della sua morte. Dalla confessione di Shadow, che richiede vari incontri, il narratore capirà l’entità della lotta che hanno combattuto Stéphane e l’ufficiale nazista, una lotta ad armi impari al termine della quale Stéphane muore, ma non prima di aver fatto trionfare la sua leggerezza e di aver rivelato la sua umana debolezza. La realtà quotidiana che il narratore vive, fatta di visite all’ospedale, di rapporti difficili con chi si sta confrontando con la morte, di minuscoli eppure influenti disastri del contingente, come un ingorgo lungo la tangenziale, è al tempo stesso resa ancor più malinconica, ma anche illuminata dal passato, dalla presenza resistente di Stéphane e dall’incontro-scontro con il nazista Shadow.La tangenziale, cui rimanda il tutolo originale dell’opera in francese, non è solo luogo di passaggio, non rappresenta solo l’iter quotidiano e ripetitivo del narratore e di quelli che vi incontra, è anche strada che consente di viaggiare nel tempo e di intrecciare, attraverso analessi che si fanno sempre più intense e ravvicinate, il racconto di una morte al presente (quella di Paule) con quello di una morte al passato (quella di Stéphane), estremamente vicine nella disperazione e nella speranza che riescono, entrambe, a suscitare.
C. Elefante
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/87301
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