Archeologia e restauro condividono fin dalla nascita delle due discipline molteplici riferimenti culturali e la medesima dipendenza dalle discipline di carattere storico. Nel corso della loro storia esse si sono reciprocamente scambiate operatori, metodi di indagine e di intervento. Rimangono sostanzialmente distanti e addirittura opposte le finalità: da un lato finalità disciplinare è la scoperta di dati e informazioni sulle civiltà e le culture del passato; dall'altro il trasferire alle generazioni future le testimonianze di quelle civiltà e culture. Lo scritto, che introduce il volume, si focalizza sull'origine del complesso rapporto che, fin dalla sua nascita, il restauro architettonico ha stabilito con l'archeologia. Nelle pagine si illustra come, a partire dagli scritti di alcuni dei padri della disciplina (E. E. Viollet-le-Duc e J. Ruskin), il restauro architettonico sia stato influenzato e debitore della contemporanee teorie che si sviluppavano in ambito archeologico. Nella pratica gestione degli interventi e nella nascita del sistema italiano di tutela, poi, un ruolo centrale fu ricoperto da Giuseppe Fiorelli, prima importantissimo archeologo, impegnato a Pompei e ad Ercolano; poi, fin dalla nascita della Direzione Antichità e Belle Arti presso il Ministero della Pubblica Istruzione, Direttore Generale. A questo personaggio si devono i primi provvedimenti normativi per la gestione e la tutela del patrimonio storico-artistico-architettonico nazionale.
M. Pretelli (2008). Archeologia e restauro. Una storia antica. Un convegno, alcuni studiosi, una questione. NAPOLI : Luciano.
Archeologia e restauro. Una storia antica. Un convegno, alcuni studiosi, una questione
PRETELLI, MARCO
2008
Abstract
Archeologia e restauro condividono fin dalla nascita delle due discipline molteplici riferimenti culturali e la medesima dipendenza dalle discipline di carattere storico. Nel corso della loro storia esse si sono reciprocamente scambiate operatori, metodi di indagine e di intervento. Rimangono sostanzialmente distanti e addirittura opposte le finalità: da un lato finalità disciplinare è la scoperta di dati e informazioni sulle civiltà e le culture del passato; dall'altro il trasferire alle generazioni future le testimonianze di quelle civiltà e culture. Lo scritto, che introduce il volume, si focalizza sull'origine del complesso rapporto che, fin dalla sua nascita, il restauro architettonico ha stabilito con l'archeologia. Nelle pagine si illustra come, a partire dagli scritti di alcuni dei padri della disciplina (E. E. Viollet-le-Duc e J. Ruskin), il restauro architettonico sia stato influenzato e debitore della contemporanee teorie che si sviluppavano in ambito archeologico. Nella pratica gestione degli interventi e nella nascita del sistema italiano di tutela, poi, un ruolo centrale fu ricoperto da Giuseppe Fiorelli, prima importantissimo archeologo, impegnato a Pompei e ad Ercolano; poi, fin dalla nascita della Direzione Antichità e Belle Arti presso il Ministero della Pubblica Istruzione, Direttore Generale. A questo personaggio si devono i primi provvedimenti normativi per la gestione e la tutela del patrimonio storico-artistico-architettonico nazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.