Nell'articolo vengono illustrati i risultati della ricerca sul Camerino dei Marmi di Alfonso I: studio dei bassorilievi del Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo per il Castello Estense di Ferrara in particolare seguendo le ricerche riguardante gli studi e le indagini sulle superfici lapidee, sullo stato conservativo e interventi di restauro: i bassorilievi, commissionati da Alfonso d’Este come apparato decorativo del camerino che il duca fece costruire nella via Coperta del Castello Estense di Ferrara, furono realizzati agli inizi del XVI secolo dallo scultore Antonio Lombardo e furono smontati nel 1598, in seguito alla devoluzione di Ferrara al papato. Attualmente le lastre scolpite sono conservate nella quasi totalità all’Hermitage di San Pietroburgo e, dopo oltre quattrocento anni, sono tornate al Castello Estense in occasione della mostra “Este a Ferrara”. Gli studi finalizzate alla ricostruzione delle vicende storiche e alla conservazione e valorizzazione hanno interessato la storia, i materiali, i restauri, lo stato conservativo e la morfologia degli importanti corpi scultorei, e sono stati eseguiti rilievi ad alta definizione dei caratteri morfologico-dimensionali mediante la metodologia della scansione tridimensionale. Sono state intraprese, inoltre, indagini sulle superfici mediante il metodo della fluorescenza ultravioletta e l’osservazione microscopica, finalizzate alla caratterizzazione dei materiali, al riconoscimento delle lavorazioni e delle forme di degrado, all’identificazione dei restauri eseguiti in passato, alla valutazione dello stato di conservazione e all’approfondimento della comprensione delle vicende storico-conservative delle opere.

Il Camerino di alabastro del Castello Estense di Ferrara. Diagnostica e studio per ipotesi ricostruttive in 3D dei rilievi di Antonio Lombardo / A. ALDROVANDI; C. BILIOTTI; S. PORCINAI; N. SANTOPUOLI; L. SPERANZA. - In: OPD RESTAURO. - ISSN 1120-2513. - STAMPA. - 17:(2005), pp. 121-130.

Il Camerino di alabastro del Castello Estense di Ferrara. Diagnostica e studio per ipotesi ricostruttive in 3D dei rilievi di Antonio Lombardo

N. SANTOPUOLI;
2005

Abstract

Nell'articolo vengono illustrati i risultati della ricerca sul Camerino dei Marmi di Alfonso I: studio dei bassorilievi del Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo per il Castello Estense di Ferrara in particolare seguendo le ricerche riguardante gli studi e le indagini sulle superfici lapidee, sullo stato conservativo e interventi di restauro: i bassorilievi, commissionati da Alfonso d’Este come apparato decorativo del camerino che il duca fece costruire nella via Coperta del Castello Estense di Ferrara, furono realizzati agli inizi del XVI secolo dallo scultore Antonio Lombardo e furono smontati nel 1598, in seguito alla devoluzione di Ferrara al papato. Attualmente le lastre scolpite sono conservate nella quasi totalità all’Hermitage di San Pietroburgo e, dopo oltre quattrocento anni, sono tornate al Castello Estense in occasione della mostra “Este a Ferrara”. Gli studi finalizzate alla ricostruzione delle vicende storiche e alla conservazione e valorizzazione hanno interessato la storia, i materiali, i restauri, lo stato conservativo e la morfologia degli importanti corpi scultorei, e sono stati eseguiti rilievi ad alta definizione dei caratteri morfologico-dimensionali mediante la metodologia della scansione tridimensionale. Sono state intraprese, inoltre, indagini sulle superfici mediante il metodo della fluorescenza ultravioletta e l’osservazione microscopica, finalizzate alla caratterizzazione dei materiali, al riconoscimento delle lavorazioni e delle forme di degrado, all’identificazione dei restauri eseguiti in passato, alla valutazione dello stato di conservazione e all’approfondimento della comprensione delle vicende storico-conservative delle opere.
2005
Il Camerino di alabastro del Castello Estense di Ferrara. Diagnostica e studio per ipotesi ricostruttive in 3D dei rilievi di Antonio Lombardo / A. ALDROVANDI; C. BILIOTTI; S. PORCINAI; N. SANTOPUOLI; L. SPERANZA. - In: OPD RESTAURO. - ISSN 1120-2513. - STAMPA. - 17:(2005), pp. 121-130.
A. ALDROVANDI; C. BILIOTTI; S. PORCINAI; N. SANTOPUOLI; L. SPERANZA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/872503
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