Il saggio intende offrire alcuni spunti per comprendere i principali fenomeni che contraddistinguono l’attuale fase di sviluppo della vita economica contemporanea, in riferimento ad alcuni fattori di trasformazione che riguardano in particolare la struttura occupazionale e l’organizzazione del lavoro, rispetto ai quali le scienze sociali, e la sociologia in particolare, hanno sviluppato approcci tesi a fare emergere da una lato la cosiddetta “società dei lavori”, contestualmente ad una graduale, ma altrettanto deciso affermarsi di approcci processuali allo studio delle organizzazioni, nel progressivo instaurarsi della società della conoscenza. In tale contesto, così sinteticamente descritto, la condizione lavorativa si contraddistingue per essere caratterizzata da elementi che sono al contempo forieri di rischi, incertezze ed opportunità, di autonomia e libertà così come di nuove forme di controllo, di instabilità e di emancipazione, di esclusione e vulnerabilità, di autorealizzazione e di etero-direzione, di radicale individualismo e privatizzazione e di nuove forme di azione collettiva… Inoltre, in tale quadro, i più recenti orientamenti socio-politici, economici, culturali fanno riferimento, a partire dalla dimensione europea, al concetto di occupabilità; si tratta dell’obiettivo di politiche che attraverso articolati dispositivi istituzionali ed organizzativi devono porre le persone in grado di sviluppare quelle capacità e caratteristiche tali da consentire processi di inserimento lavorativo in condizioni mutevoli di mercato e di contingenze socio-economiche, laddove gli interventi formativi rappresentano uno strumento principe di questa generazione di politiche. Tuttavia, così come la riflessione scientifica su questi temi ha posto in evidenza, si possono sinteticamente distinguere differenti modalità di promuovere l’occupabilità delle persone: da un lato, forme di intervento governate dalla logica del capitale umano e della conseguente messa in valore sul mercato delle competenze individuali; dall’altro dispositivi organizzativi che richiamando la logica della capacitazione pongono al centro degli interventi non solo la valorizzazione di ciò che un individuo sa fare, ma la promozione delle opportunità di ciascuno di sviluppare il proprio profilo professionale, in una stretta connessione tra attitudini individuali ed opportunità sociali (Zimmermann, 2006). In tale contesto, queste brevi note rappresentano la proposta di avvio di un percorso di circolarità riflessiva: quale (auto)formazione per coloro che sono responsabili di attività di formazione? La prospettiva in cui si muovono le riflessioni proposte rientra all’interno dell’approccio della capacitazione, che non espelle il tema delle (meta)competenze, conducendo però ad una rivisitazione del loro significato, ruolo e caratteristiche per risposndere ad interrogativi circa quali (meta)competenze promuovere in coloro che sono deputati a promuovere (meta)competenze nelle organizzazioni del lavoro della conoscenza.
B. giullari (2009). Formazione e processi di capacitazione nelle organizzazioni della conoscenza. FOR, 79, 16-22.
Formazione e processi di capacitazione nelle organizzazioni della conoscenza
GIULLARI, BARBARA
2009
Abstract
Il saggio intende offrire alcuni spunti per comprendere i principali fenomeni che contraddistinguono l’attuale fase di sviluppo della vita economica contemporanea, in riferimento ad alcuni fattori di trasformazione che riguardano in particolare la struttura occupazionale e l’organizzazione del lavoro, rispetto ai quali le scienze sociali, e la sociologia in particolare, hanno sviluppato approcci tesi a fare emergere da una lato la cosiddetta “società dei lavori”, contestualmente ad una graduale, ma altrettanto deciso affermarsi di approcci processuali allo studio delle organizzazioni, nel progressivo instaurarsi della società della conoscenza. In tale contesto, così sinteticamente descritto, la condizione lavorativa si contraddistingue per essere caratterizzata da elementi che sono al contempo forieri di rischi, incertezze ed opportunità, di autonomia e libertà così come di nuove forme di controllo, di instabilità e di emancipazione, di esclusione e vulnerabilità, di autorealizzazione e di etero-direzione, di radicale individualismo e privatizzazione e di nuove forme di azione collettiva… Inoltre, in tale quadro, i più recenti orientamenti socio-politici, economici, culturali fanno riferimento, a partire dalla dimensione europea, al concetto di occupabilità; si tratta dell’obiettivo di politiche che attraverso articolati dispositivi istituzionali ed organizzativi devono porre le persone in grado di sviluppare quelle capacità e caratteristiche tali da consentire processi di inserimento lavorativo in condizioni mutevoli di mercato e di contingenze socio-economiche, laddove gli interventi formativi rappresentano uno strumento principe di questa generazione di politiche. Tuttavia, così come la riflessione scientifica su questi temi ha posto in evidenza, si possono sinteticamente distinguere differenti modalità di promuovere l’occupabilità delle persone: da un lato, forme di intervento governate dalla logica del capitale umano e della conseguente messa in valore sul mercato delle competenze individuali; dall’altro dispositivi organizzativi che richiamando la logica della capacitazione pongono al centro degli interventi non solo la valorizzazione di ciò che un individuo sa fare, ma la promozione delle opportunità di ciascuno di sviluppare il proprio profilo professionale, in una stretta connessione tra attitudini individuali ed opportunità sociali (Zimmermann, 2006). In tale contesto, queste brevi note rappresentano la proposta di avvio di un percorso di circolarità riflessiva: quale (auto)formazione per coloro che sono responsabili di attività di formazione? La prospettiva in cui si muovono le riflessioni proposte rientra all’interno dell’approccio della capacitazione, che non espelle il tema delle (meta)competenze, conducendo però ad una rivisitazione del loro significato, ruolo e caratteristiche per risposndere ad interrogativi circa quali (meta)competenze promuovere in coloro che sono deputati a promuovere (meta)competenze nelle organizzazioni del lavoro della conoscenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.