Il saggio di Alain Caillè e Jean Louis Laville si pone l’obiettivo di evidenziare la portata e l’attualità del progetto etico e politico di Polanyi, a sua volta accreditato e reso plausibile dall’opera scientifica e dall’antropologia generale su cui si fonda. Gli autori, collocando Polanyi tra gli eredi più qualificati di padri del pensiero sociologico della portata di Marx e Weber, sottolineano radicalità attraverso la quale critica la pretesa universalità e naturalità dell’homo oeconomicus, così come l’avvento del mercato autoregolato, figura di eccezione storica che secondo Polanyi si impose soltanto in periodi temporalmente limitati e spazialmente circoscritti, evidenziandone la natura di costruzione storica. Passando in rassegna le implicazioni propriamente etiche e politiche delle analisi di Polanyi, Caillè e Laville sottolineano, nell’incontro tra ricerca scientifica e riflessione politica, quattro temi cruciali. 1- innanzitutto lo sforzo teso a mostrare che la democrazia non discende dal mercato, che essa si forma e si può riprodurre prima e senza di esso; 2- la tesi che riguarda il ruolo attivo dello Stato nella creazione del mercato; 3- la tesi in base alla quale il mercato ha quali esiti la de-socializzazione e la disumanizzazione delle attività economiche, rivelandosi psichicamente non sostenibile; 4- infine il ruolo dell’azione individuale nella trasformazione delle istituzioni. Laville e Caille sintetizzano la specificità del pensiero politico di Polanyi affermando che si tratta di uno storico dell’economia che minimizzando il peso dei determinismi economici accorda un ruolo massiccio e determinante alla politica e all’etica; ciò a differenza di un approccio mercato-centrico assunto da numerosi storici dell’economia, in base al quale si giunge a sovrastimare l’importanza del mercato e della sua esclusività nel funzionamento dell’economia. Gli autori concludono la prima parte del saggio domandandosi se la posizione di Polanyi sia sostenibile dal punto di vista scientifico e ancora in grado di fare luce in modo plausibile sul dibattito politico contemporaneo.
B.Giullari (2008). Attualità di Karl Polanyi. MILANO : FrancoAngeli.
Attualità di Karl Polanyi
GIULLARI, BARBARA
2008
Abstract
Il saggio di Alain Caillè e Jean Louis Laville si pone l’obiettivo di evidenziare la portata e l’attualità del progetto etico e politico di Polanyi, a sua volta accreditato e reso plausibile dall’opera scientifica e dall’antropologia generale su cui si fonda. Gli autori, collocando Polanyi tra gli eredi più qualificati di padri del pensiero sociologico della portata di Marx e Weber, sottolineano radicalità attraverso la quale critica la pretesa universalità e naturalità dell’homo oeconomicus, così come l’avvento del mercato autoregolato, figura di eccezione storica che secondo Polanyi si impose soltanto in periodi temporalmente limitati e spazialmente circoscritti, evidenziandone la natura di costruzione storica. Passando in rassegna le implicazioni propriamente etiche e politiche delle analisi di Polanyi, Caillè e Laville sottolineano, nell’incontro tra ricerca scientifica e riflessione politica, quattro temi cruciali. 1- innanzitutto lo sforzo teso a mostrare che la democrazia non discende dal mercato, che essa si forma e si può riprodurre prima e senza di esso; 2- la tesi che riguarda il ruolo attivo dello Stato nella creazione del mercato; 3- la tesi in base alla quale il mercato ha quali esiti la de-socializzazione e la disumanizzazione delle attività economiche, rivelandosi psichicamente non sostenibile; 4- infine il ruolo dell’azione individuale nella trasformazione delle istituzioni. Laville e Caille sintetizzano la specificità del pensiero politico di Polanyi affermando che si tratta di uno storico dell’economia che minimizzando il peso dei determinismi economici accorda un ruolo massiccio e determinante alla politica e all’etica; ciò a differenza di un approccio mercato-centrico assunto da numerosi storici dell’economia, in base al quale si giunge a sovrastimare l’importanza del mercato e della sua esclusività nel funzionamento dell’economia. Gli autori concludono la prima parte del saggio domandandosi se la posizione di Polanyi sia sostenibile dal punto di vista scientifico e ancora in grado di fare luce in modo plausibile sul dibattito politico contemporaneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.