Il potere dell'ornamento. L'araldica dei Pio di Savoia tra Formigine e Carpi.

The essay investigates the surviving pictorial decoration of the castle of formigine, in the province of Modena, of which the Pio di Savoia dynasty was enfeoffed, and which held the center of its power in Carpi. In particular, the painted programs in the "sala del capitano" (captain's room) were analyzed, comparing them not only to the heraldic decoration of the castle of Carpi, but also to the long and substantial archival research on the seals of the Pio di Savoia epistolary, preserved in part in the State Archives of Modena. The persistence in the symbolism of elements of female agnation, datable to the fourteenth century, was brought to light. Such a descent (Flandina Brocchi, wife of the first "lord" of Carpi, Manfredo Pio) . Other comparisons concern manufactured articles found in the castle, always investigated from a heraldic-decorative point of view.Other comparisons concern artefacts found in the castle, always investigated from a heraldic-decorative point of view. The text presents new interpretations of published and unpublished documents and new elements that call into question certain critical paradigms

Il saggio indaga la decorazione pittorica superstite del castello di formigine, provincia di Modena, di cui fu infeudata la dinastia Pio di Savoia, che deteneva a carpi il cenro del suo potere. si sono analizzati in particolare gli setmmi dipinti nella "sala del capitano", confrontandoli nin solo alla decorazione araldica e no del castello di Carpi, ma si è provveduto ad una lunga e sostanziosa ricerca di archivio sui sigilli dell'epistolario Pio di Savoia conservato in parte all'Archivio di Stato di Modena. Si è messa in luce la persistenza nella simbolica di elementi di agnazione femminile, databili al XIV secolo. Una tale discendenza (Flandina Brocchi, mogli del primo "signore" carpigiano, Manfredo Pio) . Altri confronti riguardano manufatti reperiti nel castello, sempre indagati da un punto di vista araldico - decorativo. Il testo presenta nuove interpretazioni di documenti editi e inediti e nuovi elementi che rimettono in discussione taluni paradigmi critici. Da un punto do vista metodologico la ricerca attraversa diveri campi a testimoniare l'adattabilità della iconografia araldica, la sua aderenza, mper certi versi, con l'ornato, togliendola, con innovante punto di vista critico, dal limbo autoreferenziale in cui spesso ancora viene relegata