La recente evoluzione normativa in materia di sicurezza dei cantieri ha visto l’introduzione di nuovi elementi per la definizione del rapporto tra Committenza e Impresa appaltatrice. Infatti la modificazione dei contenuti del Piano di Sicurezza e Coordinamento (DPR 222/03) definisce, in realtà, alcuni elementi del tutto innovativi riferiti tradizionale rapporto tra Committente e Impresa Appaltatrice. Infatti l’ingerenza del Committente nell’attività organizzativa dell’appaltatore assume nello specifico settore della sicurezza in cantiere nuovi significati in termini di competenze e responsabilità della programmazione dei lavori. Questo deriva dall’idea che la prevenzione non deve più essere considerata come un fatto marginale e contingente, ma diventa una questione di programmazione dei lavori, di pianificazione economica e di profondo coinvolgimento e responsabilizzazione di tutti coloro che entrano a qualsiasi titolo nel processo edilizio. L’attuazione del desiderato livello di sicurezza sul lavoro ha come requisito fondamentale, la corretta pianificazione, programmazione e organizzazione del progetto e della costruzione. Ma programmare i lavori significa definire compiutamente anche le tecnologie, le procedure operative, le risorse e la produttività ad esse correlate. Tutti aspetti tradizionalmente considerati di competenza dell’impresa, in cui l’ingerenza della committenza non sarà scevra di elementi di criticità.
Sicurezza nei Cantieri: evoluzione normativa
BRAGADIN, MARCO ALVISE;COMANI, CLAUDIO
2006
Abstract
La recente evoluzione normativa in materia di sicurezza dei cantieri ha visto l’introduzione di nuovi elementi per la definizione del rapporto tra Committenza e Impresa appaltatrice. Infatti la modificazione dei contenuti del Piano di Sicurezza e Coordinamento (DPR 222/03) definisce, in realtà, alcuni elementi del tutto innovativi riferiti tradizionale rapporto tra Committente e Impresa Appaltatrice. Infatti l’ingerenza del Committente nell’attività organizzativa dell’appaltatore assume nello specifico settore della sicurezza in cantiere nuovi significati in termini di competenze e responsabilità della programmazione dei lavori. Questo deriva dall’idea che la prevenzione non deve più essere considerata come un fatto marginale e contingente, ma diventa una questione di programmazione dei lavori, di pianificazione economica e di profondo coinvolgimento e responsabilizzazione di tutti coloro che entrano a qualsiasi titolo nel processo edilizio. L’attuazione del desiderato livello di sicurezza sul lavoro ha come requisito fondamentale, la corretta pianificazione, programmazione e organizzazione del progetto e della costruzione. Ma programmare i lavori significa definire compiutamente anche le tecnologie, le procedure operative, le risorse e la produttività ad esse correlate. Tutti aspetti tradizionalmente considerati di competenza dell’impresa, in cui l’ingerenza della committenza non sarà scevra di elementi di criticità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.