Lo studio delle superfici di un'opera pittorica, scultorea o architettonica parte dalla conoscenza storica e dall'osservazione diretta, aspetto cruciale della dinamica conoscitiva e punto di partenza per il processo di studi e indagini che porterà alla piena conoscenza dell'opera e alla definizione degli interventi conservativi e delle azioni di valorizzazione. Con le tecnologie di prototipazione rapida oggi a disposizione è possibile realizzare modelli fisici in diversi materiali sulla base del modello tridimensionale digitale dell'opera, come è stato fatto per i bassorilievi del Camerino di Alabastro, il cui rilievo ha permesso di costituire una struttura analitica digitale integrabile, base per i successivi studi legati allo stato conservativo, per la comprensione dei precedenti allestimenti e dei trattamenti relativi ai materiali e ai restauri. L'utilizzo dei modelli fisici nel campo della conservazione può consentire da una parte la simulazione diretta con patinature e tonalizzazioni dello stato conservativo delle superfici rilevate, dall'altra la simulazione degli interventi di restauro, aiutando a valutare la "rimozione delle aggiunte" e la "reintegrazione delle lacune".

-, MAIETTI F, N. SANTOPUOLI (2008). Dallo studio delle superfici alla riproduzione e simulazione: nuove frontiere per il restauro. ITA : SATE.

Dallo studio delle superfici alla riproduzione e simulazione: nuove frontiere per il restauro

N. SANTOPUOLI
2008

Abstract

Lo studio delle superfici di un'opera pittorica, scultorea o architettonica parte dalla conoscenza storica e dall'osservazione diretta, aspetto cruciale della dinamica conoscitiva e punto di partenza per il processo di studi e indagini che porterà alla piena conoscenza dell'opera e alla definizione degli interventi conservativi e delle azioni di valorizzazione. Con le tecnologie di prototipazione rapida oggi a disposizione è possibile realizzare modelli fisici in diversi materiali sulla base del modello tridimensionale digitale dell'opera, come è stato fatto per i bassorilievi del Camerino di Alabastro, il cui rilievo ha permesso di costituire una struttura analitica digitale integrabile, base per i successivi studi legati allo stato conservativo, per la comprensione dei precedenti allestimenti e dei trattamenti relativi ai materiali e ai restauri. L'utilizzo dei modelli fisici nel campo della conservazione può consentire da una parte la simulazione diretta con patinature e tonalizzazioni dello stato conservativo delle superfici rilevate, dall'altra la simulazione degli interventi di restauro, aiutando a valutare la "rimozione delle aggiunte" e la "reintegrazione delle lacune".
2008
Atti dei Convegni di Studi “Il Restauro del Camerino dei Marmi di Alfonso I d’Este ed i rilievi di Antonio Lombardo. Studi dei bassorilievi del Museo Ermitage e ricerche per il restauro dei camerini di Alfonso”
55
59
-, MAIETTI F, N. SANTOPUOLI (2008). Dallo studio delle superfici alla riproduzione e simulazione: nuove frontiere per il restauro. ITA : SATE.
-; MAIETTI F; N. SANTOPUOLI
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