Negli ultimi anni le tecniche rigenerative come l’innesto di condrociti autologhi (ACI), hanno evidenziato un buon potenziale terapeutico. Tuttavia, nonostante i buoni risultati ottenuti, le tecniche ACI standard vanno valutate anche verso le numerose problematiche che presentano. Per ovviare a questi problemi sono state sviluppate le così dette tecniche ACI di seconda generazione. Gli innesto di condrociti autologhi su matrici tridimensionali e biomimetici, sono stati ampiamente documentati nella pratica clinica dal 1998-1999 ed i risultati a breve ed a medio termine di follow-up è ben documentata per differenti tipi di scaffold. Queste tecniche possono essere usate per trattare lesioni condrali di grandi dimensioni nei pazienti giovani ed in attività e negli atleti di alto livello, ma saranno necessari studi a lungo termine, randomizzati e controllati per poterne confermare la bontà.
E. Kon, G. Altadonna, F. Balboni, M. Delcogliano, A. Di Martino, G. Filardo, et al. (2009). Scaffold nel trattamento delle lesioni condrali. ARCHIVIO DI ORTOPEDIA E REUMATOLOGIA, 120 n. 3-4, 21-22.
Scaffold nel trattamento delle lesioni condrali
KON, ELIZAVETA;DELCOGLIANO, MARCO;FILARDO, GIUSEPPE;ZAFFAGNINI, STEFANO;MARCACCI, MAURILIO
2009
Abstract
Negli ultimi anni le tecniche rigenerative come l’innesto di condrociti autologhi (ACI), hanno evidenziato un buon potenziale terapeutico. Tuttavia, nonostante i buoni risultati ottenuti, le tecniche ACI standard vanno valutate anche verso le numerose problematiche che presentano. Per ovviare a questi problemi sono state sviluppate le così dette tecniche ACI di seconda generazione. Gli innesto di condrociti autologhi su matrici tridimensionali e biomimetici, sono stati ampiamente documentati nella pratica clinica dal 1998-1999 ed i risultati a breve ed a medio termine di follow-up è ben documentata per differenti tipi di scaffold. Queste tecniche possono essere usate per trattare lesioni condrali di grandi dimensioni nei pazienti giovani ed in attività e negli atleti di alto livello, ma saranno necessari studi a lungo termine, randomizzati e controllati per poterne confermare la bontà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.