Tre ondate di riforme hanno assegnato un sempre più alto grado di priorità alle innovazioni tecnologiche e digitali in quanto strumenti efficaci nella promozione di maggiore efficienza, minore costo di accesso alla giustizia e maggiore tutela di trattamento eguale per tutti. Oggi è tempo di mettere la digitalizzazione e le sue tre componenti, dematerializzazione, quantificazione, e standardizzazione nel contesto di un più ampio paradigma di valutazione della qualità della giustizia. Si prendono qui le distanze da una visione riduzionista della tecnologia, che la vorrebbe “semplice” strumento di efficientamento, e si accetta, fra le premesse, quella secondo cui innovazione e ritualità possono e devono combinarsi in modo virtuoso. La prospettiva proposta intende tenere conto, sulla base di un principio di bilanciamento e di complementarietà, delle diverse componenti che intervengono nel processo di legittimazione della giustizia (fra cui anche la dimensione della ritualità e quindi quella del simbolo e del valore della unitarietà degli spazi e dei tempi della celebrazione del processo). La posizione di chi scrive è tesa a valorizzare, ciascuno nel proprio contesto, i diversi metodi di risposta alla domanda di giustizia e le diverse forme con cui si organizza, nello spazio-tempo, l’agire giudiziario ed amministrativo nel sistema giustizia. Una tesi che nega il riduzionismo e che accetta, sulla base di una visione composita e plurale delle forme della normatività che intervengono nel sistema giustizia, che sia necessario non perdere di vista l’aspetto del rito, senza per questo rinunciare al potenziale di miglioramento e di resilienza che viene proprio dall’utilizzo della parte più avanzata della tecnologia digitale, così come oggi essa si affaccia all’orizzonte del post-emergenza pandemica e della attuazione del Piano nazionale di rilancio e di resilienza.
Piana, D. (2021). Costo, ritualità, valore. Le qualità della giustizia nell’era digitale. GIUSTIZIA INSIEME, 16 settembre, 1-19.
Costo, ritualità, valore. Le qualità della giustizia nell’era digitale
Piana, D
2021
Abstract
Tre ondate di riforme hanno assegnato un sempre più alto grado di priorità alle innovazioni tecnologiche e digitali in quanto strumenti efficaci nella promozione di maggiore efficienza, minore costo di accesso alla giustizia e maggiore tutela di trattamento eguale per tutti. Oggi è tempo di mettere la digitalizzazione e le sue tre componenti, dematerializzazione, quantificazione, e standardizzazione nel contesto di un più ampio paradigma di valutazione della qualità della giustizia. Si prendono qui le distanze da una visione riduzionista della tecnologia, che la vorrebbe “semplice” strumento di efficientamento, e si accetta, fra le premesse, quella secondo cui innovazione e ritualità possono e devono combinarsi in modo virtuoso. La prospettiva proposta intende tenere conto, sulla base di un principio di bilanciamento e di complementarietà, delle diverse componenti che intervengono nel processo di legittimazione della giustizia (fra cui anche la dimensione della ritualità e quindi quella del simbolo e del valore della unitarietà degli spazi e dei tempi della celebrazione del processo). La posizione di chi scrive è tesa a valorizzare, ciascuno nel proprio contesto, i diversi metodi di risposta alla domanda di giustizia e le diverse forme con cui si organizza, nello spazio-tempo, l’agire giudiziario ed amministrativo nel sistema giustizia. Una tesi che nega il riduzionismo e che accetta, sulla base di una visione composita e plurale delle forme della normatività che intervengono nel sistema giustizia, che sia necessario non perdere di vista l’aspetto del rito, senza per questo rinunciare al potenziale di miglioramento e di resilienza che viene proprio dall’utilizzo della parte più avanzata della tecnologia digitale, così come oggi essa si affaccia all’orizzonte del post-emergenza pandemica e della attuazione del Piano nazionale di rilancio e di resilienza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.