I castagneti da frutto hanno attraversato lunghi periodi di abbandono con conseguente deperimento. I grandi esemplari oggi ancora presenti, insieme agli interventi di terrazzamento, regimazione delle acque e manufatti, rappresentano uno dei risultati dell’azione di selezione e messa a dimora di innumerevoli cultivar di castagno idonee a specifiche condizioni ambientali ed esigenze produttive. Oggi sono sempre più numerosi i castanicoltori attenti al reddito, ma anche alla tradizionalità e al patrimonio culturale legato al castagno: essi guardano alle cultivar locali per il recupero dei castagneti ormai vetusti e per una migliore collocazione del prodotto e dei relativi trasformati sul mercato. Attualmente l’Italia è uno dei principali produttori di castagne a livello mondiale e conta quindici prodotti DOP e IGP derivanti da un numero molto più elevato di cultivar presenti sul territorio nazionale. Il Registro Nazionale dei Fruttiferi, al suo ultimo aggiornamento al DDG 11786 del 2020, descrive 231 cultivar locali di castagno italiane. Il Centro Regionale di Castanicoltura del Piemonte ha stilato un elenco aggiornato delle collezioni italiane, che rappresentano una risorsa per i territori vocati per la castanicoltura. Importanti sono le informazioni culturali, genetiche, agronomiche e qualitative su di esse, oltre alle potenzialità produttive ed economiche.
Mellano M.G., M.A. (2021). Collezioni di castagno in Italia. CASTANEA, 02(18), 18-21.
Collezioni di castagno in Italia
Dondini L.;
2021
Abstract
I castagneti da frutto hanno attraversato lunghi periodi di abbandono con conseguente deperimento. I grandi esemplari oggi ancora presenti, insieme agli interventi di terrazzamento, regimazione delle acque e manufatti, rappresentano uno dei risultati dell’azione di selezione e messa a dimora di innumerevoli cultivar di castagno idonee a specifiche condizioni ambientali ed esigenze produttive. Oggi sono sempre più numerosi i castanicoltori attenti al reddito, ma anche alla tradizionalità e al patrimonio culturale legato al castagno: essi guardano alle cultivar locali per il recupero dei castagneti ormai vetusti e per una migliore collocazione del prodotto e dei relativi trasformati sul mercato. Attualmente l’Italia è uno dei principali produttori di castagne a livello mondiale e conta quindici prodotti DOP e IGP derivanti da un numero molto più elevato di cultivar presenti sul territorio nazionale. Il Registro Nazionale dei Fruttiferi, al suo ultimo aggiornamento al DDG 11786 del 2020, descrive 231 cultivar locali di castagno italiane. Il Centro Regionale di Castanicoltura del Piemonte ha stilato un elenco aggiornato delle collezioni italiane, che rappresentano una risorsa per i territori vocati per la castanicoltura. Importanti sono le informazioni culturali, genetiche, agronomiche e qualitative su di esse, oltre alle potenzialità produttive ed economiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.