L’aumentato interesse verso metodi alternative ai fungicidi tradizionali per la lotta ai patogeni del post-raccolta ha prodotto numerose sperimentazioni negli ultimi vent’anni. I risultati ottenuti mostrano alcuni significativi progressi nella riduzione dei fitofarmaci di sintesi, sebbene rimangono ancora alcuni punti critici che attendono una più ampia considerazione. Sarebbe irrealistico pensare che un biofungicida abbia un’efficacia paragonabile ai fungicidi tradizionali, occorrerà lavorare per migliorarne la formulazione, la compatibilità con i processi di lavorazione e conservazione dei frutti, in un’ottica di difesa integrata che preveda anche trattamenti con GRAS, calore o elicitori di resistenza. In futuro, tutti questi metodi saranno fondamentali per le coltivazioni biologiche che non sottoposte a trattamenti con i fungicidi tradizionali risentono però di gravi perdite nella vita postraccolta, ma d’altro canto esigono di mantenere le loro peculiarità anche in questa fase. La ricerca dovrebbe giungere pertanto alla definizione di strumenti appropriati (antagonisti microbici, sostanze naturali, GRAS, calore) adattando al meglio le strategie di difesa in relazione alla specie, alle aree di produzione, alle condizioni climatiche, alla localizzazione dei mercati, etc.
Mari M., Ippolito A. (2009). Le malattie post-raccolta degli ortofrutticoli freschi, possibilità di lotta con metodi biologici, naturali e fisici. PALERMO : Università degli Studi di Palermo.
Le malattie post-raccolta degli ortofrutticoli freschi, possibilità di lotta con metodi biologici, naturali e fisici
MARI, MARTA;
2009
Abstract
L’aumentato interesse verso metodi alternative ai fungicidi tradizionali per la lotta ai patogeni del post-raccolta ha prodotto numerose sperimentazioni negli ultimi vent’anni. I risultati ottenuti mostrano alcuni significativi progressi nella riduzione dei fitofarmaci di sintesi, sebbene rimangono ancora alcuni punti critici che attendono una più ampia considerazione. Sarebbe irrealistico pensare che un biofungicida abbia un’efficacia paragonabile ai fungicidi tradizionali, occorrerà lavorare per migliorarne la formulazione, la compatibilità con i processi di lavorazione e conservazione dei frutti, in un’ottica di difesa integrata che preveda anche trattamenti con GRAS, calore o elicitori di resistenza. In futuro, tutti questi metodi saranno fondamentali per le coltivazioni biologiche che non sottoposte a trattamenti con i fungicidi tradizionali risentono però di gravi perdite nella vita postraccolta, ma d’altro canto esigono di mantenere le loro peculiarità anche in questa fase. La ricerca dovrebbe giungere pertanto alla definizione di strumenti appropriati (antagonisti microbici, sostanze naturali, GRAS, calore) adattando al meglio le strategie di difesa in relazione alla specie, alle aree di produzione, alle condizioni climatiche, alla localizzazione dei mercati, etc.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.