Il saggio indaga l’inconsueta interpretazione del quadro Cena in Emmaus (1606) di Caravaggio, proposta da uno dei personaggi ideati da Tiziano Scarpa nel suo romanzo Il brevetto del geco (2016), perché consente di aprire una più ampia riflessione sul sistema dell’arte contemporanea. In questa prospettiva, la capacità del pittore di immortalare con naturalezza il volto di Cristo nel momento esatto della sua rivelazione viene messa in relazione al “cronovisore”, un improbabile oggetto inventato da Padre Pellegrino Ernetti negli anni Sessanta del Novecento, che avrebbe consentito di captare le immagini del passato.
Filippo Milani (2021). Caravaggio come “cronovisore” secondo Tiziano Scarpa. FINZIONI, 1(2), 97-107 [10.6092/issn.2785-2288/14204].
Caravaggio come “cronovisore” secondo Tiziano Scarpa
Filippo Milani
2021
Abstract
Il saggio indaga l’inconsueta interpretazione del quadro Cena in Emmaus (1606) di Caravaggio, proposta da uno dei personaggi ideati da Tiziano Scarpa nel suo romanzo Il brevetto del geco (2016), perché consente di aprire una più ampia riflessione sul sistema dell’arte contemporanea. In questa prospettiva, la capacità del pittore di immortalare con naturalezza il volto di Cristo nel momento esatto della sua rivelazione viene messa in relazione al “cronovisore”, un improbabile oggetto inventato da Padre Pellegrino Ernetti negli anni Sessanta del Novecento, che avrebbe consentito di captare le immagini del passato.File | Dimensione | Formato | |
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