"Genesi e compimento d'una piazza laica". I monumenti celebrativi del radicalismo repubblicano post-unitario. Ettore Ferrari e Camillo Boito per il monumento a Giuseppe Garibaldi a Rovigo (1882-1896).

In the decades that preceding the Italian national unity the pedagogic value of the celebrative monument and its connection with the public space was subject to debate in liberal-democratic inspired intellectual circles. It is not so well-known that this programme was developed and perfected in the bosom of Masonic Lodges, many being revived in the Italian peninsula after the post-Napoleonic restoration. Analysis of several cases in the City of Turin – and their reflections in the provinces of Veneto – sheds light on examples of social renewal in the twentieth century, identifying archetypes and stereotypes in the initiatory symbolism in the most significant interpretive pieces.

Nei decenni che hanno preceduto l’Unità nazionale italiana, il valore pedagogico del Monumento celebrativo e la sua collocazione nello spazio pubblico, sono stati materia di dibattito nelle cerchie intellettuali di ispirazione liberal-democratica. Meno noto è che tale programma sia stato elaborato e perfezionato in seno alle Logge massoniche, risorte numerose nella Penisola dopo la Restaurazione post-napoleonica. L’analisi di alcuni casi esemplari nella città di Torino – ed i suoi riflessi nella provincia veneta – consente di far luce sulle istanze di rinnovamento sociale del secolo XX, individuando, nell’opera dei più significativi interpreti, archetipi e stereotipi del simbolismo iniziatico.