Il passo di 1 Sam 28,19b, parte della profezia che il profeta Samuele annuncia al re Saul dopo essere stato evocato dalla necromante di Endor, presenta, nella traduzione greca dei Settanta, una variante rispetto all'ebraico probabilmente dovuta a un problema teologico sottostante che i traduttori hanno tentato di eliminare. Il contributo si divide in tre parti proponendo, in un primo momento, la ricognizione di varie traduzioni dell'originale ebraico, dai Settanta alle altre traduzioni o revisioni greche e latine, per passare, in un secondo momento, all'analisi del passo in due riscritture bibliche del Giudaismo ellenistico. Da ultimo, è proposta una ricognizione preccosché completa, mai effettuata in precedenza, della forma con cui questo versetto appare nei Padri greci e latini da Origene ad Agostino. Ne risulta, da una parte, l'importanza della tradizione patristica per la "constitutio textus" della Bibbia, dall'altra, la necessità di prestare attenzione, nell'esame dell'esegesi cristiana antica, anche alla forma, potenzialmente sempre molteplice, del testo biblico impiegato.

«Domani tu e i tuoi figli sarete con me» – oppure no? Traduzioni e ricezioni di 1 Sam 28,19 dalla Bibbia dei LXX ad Agostino e Teodoreto

Villani Andrea
2020

Abstract

Il passo di 1 Sam 28,19b, parte della profezia che il profeta Samuele annuncia al re Saul dopo essere stato evocato dalla necromante di Endor, presenta, nella traduzione greca dei Settanta, una variante rispetto all'ebraico probabilmente dovuta a un problema teologico sottostante che i traduttori hanno tentato di eliminare. Il contributo si divide in tre parti proponendo, in un primo momento, la ricognizione di varie traduzioni dell'originale ebraico, dai Settanta alle altre traduzioni o revisioni greche e latine, per passare, in un secondo momento, all'analisi del passo in due riscritture bibliche del Giudaismo ellenistico. Da ultimo, è proposta una ricognizione preccosché completa, mai effettuata in precedenza, della forma con cui questo versetto appare nei Padri greci e latini da Origene ad Agostino. Ne risulta, da una parte, l'importanza della tradizione patristica per la "constitutio textus" della Bibbia, dall'altra, la necessità di prestare attenzione, nell'esame dell'esegesi cristiana antica, anche alla forma, potenzialmente sempre molteplice, del testo biblico impiegato.
2020
Villani Andrea
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