Lo slittamento semantico del termine "cavatina", dall'accezione settecentesca di arietta dolente e dimessa a quella ottocentesca di grande aria in più movimenti utilizzata come presentazione scenica del personaggio, viene studiato attraverso un percorso storico da Pergolesi a Rossini, individuati come punti di partenza ed arrivo del processo musicale e linguistico in esame. In particolare, viene focalizzato il topos dell'aria in catene, del quale la cavatina dolente diviene l'emblema musicale per tutto il Settecento, perdurando ancora nel secolo successivo in conflittuale convivenza terminologica con il nuovo modello di cavatina.
Marco Beghelli (2020). Il prigionier dolente: la cavatina in catene, fra Pergolesi e Rossini. QUADERNI MUSICALI MARCHIGIANI, 16(«Scritti e ricerche per gli ottant'anni di Elvidio Surian», a cura di Graziano Ballerini), 303-336.
Il prigionier dolente: la cavatina in catene, fra Pergolesi e Rossini
Marco Beghelli
2020
Abstract
Lo slittamento semantico del termine "cavatina", dall'accezione settecentesca di arietta dolente e dimessa a quella ottocentesca di grande aria in più movimenti utilizzata come presentazione scenica del personaggio, viene studiato attraverso un percorso storico da Pergolesi a Rossini, individuati come punti di partenza ed arrivo del processo musicale e linguistico in esame. In particolare, viene focalizzato il topos dell'aria in catene, del quale la cavatina dolente diviene l'emblema musicale per tutto il Settecento, perdurando ancora nel secolo successivo in conflittuale convivenza terminologica con il nuovo modello di cavatina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.