Il diritto antidiscriminatorio affonda le proprie radici nel principio di eguaglianza, postulando la necessità di trattare in modo eguale situazioni eguali e in modo diverso situazioni diverse, a meno che vi sia una valida ragione per non farlo. I principi stabiliti dalle direttive e dai documenti normativi europei hanno recentemente articolato un sistema definitorio e processuale che la produzione scientifica ha contribuito a integrare. In questo contributo, dopo aver trattato degli aspetti fondamentali del diritto antidiscriminatorio all’interno della giurisdizione europea, si rifletterà su due fattispecie illecite che paiono dotate, nella loro configurazione tipica, di una matrice discriminatoria sulla base del sesso: le molestie sessuali e le violenze domestiche. Si procederà poi con un’analisi giurisprudenziale, mediante la quale sarà possibile addurre ulteriori elementi di riflessione. Il discorso approderà infine alla valorizzazione del principio di libertà personale, con particolare riguardo alla sfera più interiore e intima del soggetto: la logica fondativa del diritto antidiscriminatorio infatti pare incompleta là dove non congiunga questo aspetto alla promozione dell’eguaglianza di scopo.
Serena Vantin (2018). Le ragioni del diritto antidiscriminatorio tra eguaglianza e libertà personale. Torino : CENTRO DI RICERCA E DOCUMENTAZIONE LUIGI EINAUDI.
Le ragioni del diritto antidiscriminatorio tra eguaglianza e libertà personale
Serena Vantin
2018
Abstract
Il diritto antidiscriminatorio affonda le proprie radici nel principio di eguaglianza, postulando la necessità di trattare in modo eguale situazioni eguali e in modo diverso situazioni diverse, a meno che vi sia una valida ragione per non farlo. I principi stabiliti dalle direttive e dai documenti normativi europei hanno recentemente articolato un sistema definitorio e processuale che la produzione scientifica ha contribuito a integrare. In questo contributo, dopo aver trattato degli aspetti fondamentali del diritto antidiscriminatorio all’interno della giurisdizione europea, si rifletterà su due fattispecie illecite che paiono dotate, nella loro configurazione tipica, di una matrice discriminatoria sulla base del sesso: le molestie sessuali e le violenze domestiche. Si procederà poi con un’analisi giurisprudenziale, mediante la quale sarà possibile addurre ulteriori elementi di riflessione. Il discorso approderà infine alla valorizzazione del principio di libertà personale, con particolare riguardo alla sfera più interiore e intima del soggetto: la logica fondativa del diritto antidiscriminatorio infatti pare incompleta là dove non congiunga questo aspetto alla promozione dell’eguaglianza di scopo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.