La «quarta rivoluzione» ha sconvolto ogni aspetto della vita umana, non soltanto mediante l’introduzione di prodotti tecnologici sempre più sofisticati e pervasivi ma anche quale generatrice di un volume di dati in perenne crescita e sino ad ora inimmaginabile. Dal momento che la nuova realtà informazionale sta progressivamente ridisegnando i nostri confini, il nostro modo di conoscere, le nostre percezioni del mondo e di noi stessi, l’esclusione dall’accesso o da un utilizzo soddisfacente delle tecnologie e, in particolare, della rete rischia di approfondire, come mai prima d’ora, le distanze generazionali, geografiche, socioeconomiche e culturali tra le «società iperstoriche», ricche di informazioni, e le «società storiche», invece povere di conoscenza. Alla luce di queste premesse, il contributo si sofferma sul problema dei divari digitali, ovvero delle molteplici linee di esclusione, spesso sovrapposte, che precludono l'accesso o un buon uso delle tecnologie.
Serena Vantin (2021). Digital divide. Discriminazioni e vulnerabilità nell'epoca della rete globale. Milano : Wolters Kluwer CEDAM.
Digital divide. Discriminazioni e vulnerabilità nell'epoca della rete globale
Serena Vantin
2021
Abstract
La «quarta rivoluzione» ha sconvolto ogni aspetto della vita umana, non soltanto mediante l’introduzione di prodotti tecnologici sempre più sofisticati e pervasivi ma anche quale generatrice di un volume di dati in perenne crescita e sino ad ora inimmaginabile. Dal momento che la nuova realtà informazionale sta progressivamente ridisegnando i nostri confini, il nostro modo di conoscere, le nostre percezioni del mondo e di noi stessi, l’esclusione dall’accesso o da un utilizzo soddisfacente delle tecnologie e, in particolare, della rete rischia di approfondire, come mai prima d’ora, le distanze generazionali, geografiche, socioeconomiche e culturali tra le «società iperstoriche», ricche di informazioni, e le «società storiche», invece povere di conoscenza. Alla luce di queste premesse, il contributo si sofferma sul problema dei divari digitali, ovvero delle molteplici linee di esclusione, spesso sovrapposte, che precludono l'accesso o un buon uso delle tecnologie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.