Capovolgendo il leopardiano Dialogo della Natura e di un islandese per Fortini la natura pare essere un principio di conservazione dell’umano e la prossimità del «gregge di foglie» alle carte è segno della prossimità stabilita naturaliter tra la scrittura e gli uomini; non è arbitrario vedere nella moltitudine di foglie in cerca di scampo le moltitudini silenziose non contemplate dalla storia ufficiale, alla quale al poeta non resta che opporre le carte dove ritrovare «le precise parole della promessa». La conservazione della natura diventa così la via per abolire «lo stato di cose presente» con una vocazione umanistico marxiana che, se è una costante dell’opera fortiniana, raggiunge il massimo dell’espressività poetica nella raccolta che accoglie paesaggio e dramma cosmico-storico nel suo stesso titolo.
Luca Mozzachiodi (2021). La natura come conservazione dialettica in Paesaggio con serpente. L'ULISSE, 24, 148-165.
La natura come conservazione dialettica in Paesaggio con serpente
Luca Mozzachiodi
2021
Abstract
Capovolgendo il leopardiano Dialogo della Natura e di un islandese per Fortini la natura pare essere un principio di conservazione dell’umano e la prossimità del «gregge di foglie» alle carte è segno della prossimità stabilita naturaliter tra la scrittura e gli uomini; non è arbitrario vedere nella moltitudine di foglie in cerca di scampo le moltitudini silenziose non contemplate dalla storia ufficiale, alla quale al poeta non resta che opporre le carte dove ritrovare «le precise parole della promessa». La conservazione della natura diventa così la via per abolire «lo stato di cose presente» con una vocazione umanistico marxiana che, se è una costante dell’opera fortiniana, raggiunge il massimo dell’espressività poetica nella raccolta che accoglie paesaggio e dramma cosmico-storico nel suo stesso titolo.File | Dimensione | Formato | |
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