Il presente articolo si focalizza sulla figura del napoletano Giovanni della Penna, docente nella facoltà medica dello studium di Napoli nel Trecento. Giovanni fu uno dei primi fisici a divulgare dei regimina preventivi e curativi contro la Peste Nera del 1348, ed entrò in aperta polemica con Gentile da Foligno. L’analisi intende evidenziare l’originalità dei rimedi proposti da Giovanni sia in relazione ai suoi colleghi che alle sue fonti classiche e arabe. Particolare attenzione viene posta sulla dieta consigliata per contrastare l’epidemia pestilenziale, e sull’uso di pietre preziose come ingredienti fondamentali per la preparazione di appositi elettuari. Si osserva che il pensiero di Giovanni della Penna, per via del suo rifiuto delle tesi di Gentile da Foligno e dei precetti della medicina astrologica, sia caratterizzato da un certo materialismo relativistico, e si sottolinea l’influenza che Giovanni ebbe sul pensiero di importanti cronisti dell’epoca, tra i quali innanzitutto Giovanni Boccaccio.
MARASCHI A (2022). Dieta e pietre preziose contro un morbo “meraviglioso”: il relativismo scientifico e l’originalità di Giovanni della Penna di fronte alla Peste Nera. L'IDOMENEO, 32, 59-76.
Dieta e pietre preziose contro un morbo “meraviglioso”: il relativismo scientifico e l’originalità di Giovanni della Penna di fronte alla Peste Nera
MARASCHI A
2022
Abstract
Il presente articolo si focalizza sulla figura del napoletano Giovanni della Penna, docente nella facoltà medica dello studium di Napoli nel Trecento. Giovanni fu uno dei primi fisici a divulgare dei regimina preventivi e curativi contro la Peste Nera del 1348, ed entrò in aperta polemica con Gentile da Foligno. L’analisi intende evidenziare l’originalità dei rimedi proposti da Giovanni sia in relazione ai suoi colleghi che alle sue fonti classiche e arabe. Particolare attenzione viene posta sulla dieta consigliata per contrastare l’epidemia pestilenziale, e sull’uso di pietre preziose come ingredienti fondamentali per la preparazione di appositi elettuari. Si osserva che il pensiero di Giovanni della Penna, per via del suo rifiuto delle tesi di Gentile da Foligno e dei precetti della medicina astrologica, sia caratterizzato da un certo materialismo relativistico, e si sottolinea l’influenza che Giovanni ebbe sul pensiero di importanti cronisti dell’epoca, tra i quali innanzitutto Giovanni Boccaccio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.