La crisi (post-)pandemica avrà effetti di lungo periodo sulla struttura delle diseguaglianze e sulle condizioni di vulnerabilità di fette importanti della popolazione, sia già fragile prima della pandemia, sia fragilizzata durante e dopo la stessa. Ma influirà anche sul trattamento istituzionale di tale vulnerabilità. Il contributo intende ricostruire il quadro del welfare dei servizi durante la pandemia. In particolare, si focalizza su due dimensioni e due target: da un lato la dimensione “macro” regolativa, con le risposte istituzionali nazionali e la loro evoluzione nell’ultimo anno e mezzo; dall’altro quella “micro” delle prassi operative nel sociale, ricostruite tramite repertori raccolti just in time durante l’emergenza. Entrambe le dimensioni vengono analizzate in riferimento al contrasto alla povertà, sia per l’utenza generale, sia per un’utenza specifica, quella con background migratorio. Al di là dei processi di destrutturazione e ristrutturazione di breve periodo, il contributo cerca di cogliere le principali tendenze e criticità che possiamo aspettarci dal welfare (post-)pandemico. Le prime evidenze raccolte ancora non sembrano delineare un disegno sistematico ed innovativo di lungo raggio, anche se nel complesso per il lavoro sociale si manifesta l’esigenza di (ri)conquistare una solida ed articolata dimensione progettuale nell’ottica di un welfare abilitante e di comunità, che consolidi e (ri)legittimi la forza capacitante del welfare non cash.
Eduardo Barberis, Alessandro Martelli (2021). Covid-19 e welfare dei servizi in Italia. Linee emergenti nel contrasto alla povertà e alla vulnerabilità sociale. POLITICHE SOCIALI, 2, 349-368 [10.7389/101684].
Covid-19 e welfare dei servizi in Italia. Linee emergenti nel contrasto alla povertà e alla vulnerabilità sociale
Alessandro MartelliCo-primo
2021
Abstract
La crisi (post-)pandemica avrà effetti di lungo periodo sulla struttura delle diseguaglianze e sulle condizioni di vulnerabilità di fette importanti della popolazione, sia già fragile prima della pandemia, sia fragilizzata durante e dopo la stessa. Ma influirà anche sul trattamento istituzionale di tale vulnerabilità. Il contributo intende ricostruire il quadro del welfare dei servizi durante la pandemia. In particolare, si focalizza su due dimensioni e due target: da un lato la dimensione “macro” regolativa, con le risposte istituzionali nazionali e la loro evoluzione nell’ultimo anno e mezzo; dall’altro quella “micro” delle prassi operative nel sociale, ricostruite tramite repertori raccolti just in time durante l’emergenza. Entrambe le dimensioni vengono analizzate in riferimento al contrasto alla povertà, sia per l’utenza generale, sia per un’utenza specifica, quella con background migratorio. Al di là dei processi di destrutturazione e ristrutturazione di breve periodo, il contributo cerca di cogliere le principali tendenze e criticità che possiamo aspettarci dal welfare (post-)pandemico. Le prime evidenze raccolte ancora non sembrano delineare un disegno sistematico ed innovativo di lungo raggio, anche se nel complesso per il lavoro sociale si manifesta l’esigenza di (ri)conquistare una solida ed articolata dimensione progettuale nell’ottica di un welfare abilitante e di comunità, che consolidi e (ri)legittimi la forza capacitante del welfare non cash.File | Dimensione | Formato | |
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