Il punto di vista degli e delle insegnanti che hanno dovuto affrontare il lungo periodo di chiusura delle scuole nell’anno scolastico 2019/20, e affidarsi in toto alla Dad, è raccolto ed emerge da una rigorosa indagine della Società Italiana di Ricerca Didattica (SIRD)1 che ha raggiunto più di 16000 soggetti sul territorio nazionale nel periodo tra l’8 aprile e il 15 giugno 2020. L’Emilia-Romagna vi è rappresentata con un cospicuo numero di insegnanti (3423), che rappresenta il 6% della popolazione complessiva dei docenti di tutti gli ordini di scuola (dall’infanzia alla secondaria di secondo grado). I dati articolano la voce degli insegnanti in multiple direzioni: dal versante delle tecnologie impiegate a quello della collegialità, dal rapporto con le famiglie alla modulazione della didattica e della valutazione degli apprendimenti. Alcune di queste direzioni sono di interesse anche perché rispondono a interrogativi non certo solo locali e, in gran parte, restituiscono un quadro abbastanza completo delle difficoltà didattiche che sono state affrontate durante il periodo più duro dell’emergenza, delle energie messe in campo e dei vissuti in termini di senso di efficacia e qualità dell’esperienza.
Roberta Cardarello, Ira Vannini (2021). Non in bianco-e-nero. La scuola in Emilia-Romagna durante la DAD. CITTÀ IN CONTROLUCE, 37/38(Ottobre 2021), 153-161.
Non in bianco-e-nero. La scuola in Emilia-Romagna durante la DAD
Ira Vannini
2021
Abstract
Il punto di vista degli e delle insegnanti che hanno dovuto affrontare il lungo periodo di chiusura delle scuole nell’anno scolastico 2019/20, e affidarsi in toto alla Dad, è raccolto ed emerge da una rigorosa indagine della Società Italiana di Ricerca Didattica (SIRD)1 che ha raggiunto più di 16000 soggetti sul territorio nazionale nel periodo tra l’8 aprile e il 15 giugno 2020. L’Emilia-Romagna vi è rappresentata con un cospicuo numero di insegnanti (3423), che rappresenta il 6% della popolazione complessiva dei docenti di tutti gli ordini di scuola (dall’infanzia alla secondaria di secondo grado). I dati articolano la voce degli insegnanti in multiple direzioni: dal versante delle tecnologie impiegate a quello della collegialità, dal rapporto con le famiglie alla modulazione della didattica e della valutazione degli apprendimenti. Alcune di queste direzioni sono di interesse anche perché rispondono a interrogativi non certo solo locali e, in gran parte, restituiscono un quadro abbastanza completo delle difficoltà didattiche che sono state affrontate durante il periodo più duro dell’emergenza, delle energie messe in campo e dei vissuti in termini di senso di efficacia e qualità dell’esperienza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.