Si può dire che l’era del petrolio sia cominciata centocinquant’anni fa, per la precisione il 27 agosto 1859, a nord-ovest della cittadina di Titusville (Pennsylvania), quando la rudimentale trivellazione di Edwin L. Drake portò alla luce, per la prima volta, dalle viscere delle terra il prezioso liquido, da una profondità di circa 21 m. Come ricordano Armaroli e Balzani nel quarto capitolo del loro nuovo libro, il tesoro era stato custodito per milioni di anni nella stiva dell’astronave Terra, insieme agli altri combustibili fossili, detti risorse non rinnovabili. Prima di occuparsi dell’energia nella stiva, ossia dei combustibili fossili da cui deriva circa l’80% dell’energia che l’umanità consuma attualmente, con il petrolio in posizione preminente (ca. 35%), il libro spiega nei tre capitoli precedenti, con un linguaggio facile ma corretto, che cos’è l’energia, ne ripercorre la storia fino ai tempi nostri e si sofferma per una ventina di pagine sugli sprechi. Seguono altri cinque capitoli che toccano gli aspetti più controversi del problema e che hanno provocato vivaci polemiche anche sui mezzi di comunicazione . Si va dai danni collaterali dei combustibili fossili (effetto serra ecc…), allo sfruttamento delle altre fonti di energia (atomo, Sole, aria, acqua e Terra), con un capitolo finale dedicato agli scenari per un futuro possibile. L'opera collega il problema energetico mondiale a quello delle disuguaglianze e, al di là delle differenze di opinione, interroga le coscienze.

M. Taddia (2009). Energia per l’astronave Terra, di N. Armaroli e V. Balzani, Zanichelli, Bologna, 2008. CNS LA CHIMICA NELLA SCUOLA, XXXI(3), 211-212.

Energia per l’astronave Terra, di N. Armaroli e V. Balzani, Zanichelli, Bologna, 2008

TADDIA, MARCO
2009

Abstract

Si può dire che l’era del petrolio sia cominciata centocinquant’anni fa, per la precisione il 27 agosto 1859, a nord-ovest della cittadina di Titusville (Pennsylvania), quando la rudimentale trivellazione di Edwin L. Drake portò alla luce, per la prima volta, dalle viscere delle terra il prezioso liquido, da una profondità di circa 21 m. Come ricordano Armaroli e Balzani nel quarto capitolo del loro nuovo libro, il tesoro era stato custodito per milioni di anni nella stiva dell’astronave Terra, insieme agli altri combustibili fossili, detti risorse non rinnovabili. Prima di occuparsi dell’energia nella stiva, ossia dei combustibili fossili da cui deriva circa l’80% dell’energia che l’umanità consuma attualmente, con il petrolio in posizione preminente (ca. 35%), il libro spiega nei tre capitoli precedenti, con un linguaggio facile ma corretto, che cos’è l’energia, ne ripercorre la storia fino ai tempi nostri e si sofferma per una ventina di pagine sugli sprechi. Seguono altri cinque capitoli che toccano gli aspetti più controversi del problema e che hanno provocato vivaci polemiche anche sui mezzi di comunicazione . Si va dai danni collaterali dei combustibili fossili (effetto serra ecc…), allo sfruttamento delle altre fonti di energia (atomo, Sole, aria, acqua e Terra), con un capitolo finale dedicato agli scenari per un futuro possibile. L'opera collega il problema energetico mondiale a quello delle disuguaglianze e, al di là delle differenze di opinione, interroga le coscienze.
2009
M. Taddia (2009). Energia per l’astronave Terra, di N. Armaroli e V. Balzani, Zanichelli, Bologna, 2008. CNS LA CHIMICA NELLA SCUOLA, XXXI(3), 211-212.
M. Taddia
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