Dopo una breve premessa sulla struttura generale della Procura europea (EPPO), l'articolo si sofferma sui principali tratti relativi a nomina, status e responsabilità dei magistrati italiani che andranno a comporre la Procura europea, ai sensi del d.lgs. n. 9 del 2021. La Procura europea, essendo un ufficio senza precedenti, pone problematiche del tutto nuove per l'ordinamento europeo e italiano e richiede un'attenta opera di sistematizzazione della relativa disciplina normativa. Particolarmente importanti sono, inoltre, i profili riguardanti l'indipendenza interna ed esterna di EPPO, a cui vengono dedicate alcune considerazioni finali. Diverse disposizioni mirano a garantire l’indipendenza esterna di EPPO, sia sul piano orizzontale (da altri organi dell’UE) sia sul piano verticale (dagli Stati nazionali). Più complessa risulta, invece, l'indipendenza interna, che appare più limitata, avendo l’EPPO una struttura di stampo verticistico, in virtù dei poteri di indirizzo, decisori, di intervento e supervisione propri del Collegio, delle Camere permanenti e del Procuratore Europeo, nei rispettivi ambiti di competenza. Esistono, tuttavia, alcune disposizioni che presumibilmente potranno fungere da contrappeso a tale impostazione verticistica.

Analisi della disciplina e prime riflessioni sui profili ordinamentali della Procura europea, alla luce del d.lgs n. 9 del 2021 di adeguamento della normativa nazionale al Regolamento europeo.

Daniela Cavallini
2021

Abstract

Dopo una breve premessa sulla struttura generale della Procura europea (EPPO), l'articolo si sofferma sui principali tratti relativi a nomina, status e responsabilità dei magistrati italiani che andranno a comporre la Procura europea, ai sensi del d.lgs. n. 9 del 2021. La Procura europea, essendo un ufficio senza precedenti, pone problematiche del tutto nuove per l'ordinamento europeo e italiano e richiede un'attenta opera di sistematizzazione della relativa disciplina normativa. Particolarmente importanti sono, inoltre, i profili riguardanti l'indipendenza interna ed esterna di EPPO, a cui vengono dedicate alcune considerazioni finali. Diverse disposizioni mirano a garantire l’indipendenza esterna di EPPO, sia sul piano orizzontale (da altri organi dell’UE) sia sul piano verticale (dagli Stati nazionali). Più complessa risulta, invece, l'indipendenza interna, che appare più limitata, avendo l’EPPO una struttura di stampo verticistico, in virtù dei poteri di indirizzo, decisori, di intervento e supervisione propri del Collegio, delle Camere permanenti e del Procuratore Europeo, nei rispettivi ambiti di competenza. Esistono, tuttavia, alcune disposizioni che presumibilmente potranno fungere da contrappeso a tale impostazione verticistica.
2021
Daniela Cavallini
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