Proposal for a new methodological approach to the study of 20th century Bibliography,

The constant technological revolution that we have been witnessing for decades has affected all forms of communication and, consequently, has also involved the ‘recorded communication’ that pertains to bibliographic thought and action. Since the end of the nineteenth century and especially since the first decades of the twentieth century, this has led to a process of change in the structure of all scientific disciplines, including Bibliography. This process has had two fundamental consequences for bibliography: on the one hand, it has meant that bibliography as a meta-discipline is endowed with new instruments of investigation; on the other, it changed the disciplinary scope of bibliography itself, to the point where it has found itself specialised in a number of other derived disciplines. The need to clarify what happened is particularly felt in Italy, where even in the last century the documentary and bibliographical disciplines had an important development and debate, but it is also widely felt in the rest of the European context and beyond, as demonstrated by recent occasions of international scientific and conference comparison and as highlighted by some of the recent Italian studies of Bibliography and Information Sciences. In this contribution we discuss a methodological hypothesis to investigate the problem. In particular, it is argued that the solution to the problem is to be searched in a new methodological approach that includes both a qualitative survey of the main sources of the discipline in the Italian context – i.e., the traditional survey method of Bibliography – and a quantitative investigation necessarily conducted with the decisive help of the application of Linked Data technology to the most recent production of the discipline. The twofold approach would allow to give a concrete start to this disciplinary arrangement, reconstructing the most recent process of metamorphosis, identifying the junctions and the forms (methodologies, tools, and objectives) both in diachronic and synchronic terms.

La costante rivoluzione tecnologica a cui stiamo assistendo da decenni ha interessato tutte le forme di comunicazione e, di conseguenza, ha coinvolto anche la “comunicazione registrata” che attiene al pensiero e all’azione bibliografica. A partire dalla fine dell’Ottocento e soprattutto dai primi decenni del Novecento, ciò ha determinato un processo di cambiamento nella struttura di tutte le discipline scientifiche, Bibliografia compresa. Questo processo ha avuto due conseguenze fondamentali per la Bibliografia: da un lato, ha fatto sì che la Bibliografia come meta-disciplina si dotasse di nuovi strumenti di indagine; dall’altro ha mutato l’ambito disciplinare della Bibliografia stessa, al punto da trovarsi specializzata in una serie di altre discipline derivate. L’esigenza di fare chiarezza su quanto si è verificato è particolarmente sentita in Italia, dove anche nel secolo scorso le discipline documentarie e bibliografiche hanno avuto un importante sviluppo e dibattito, ma coinvolge molto anche il resto del contesto europeo e non solo, come dimostrato da recenti occasioni di confronto scientifico e congressuale internazionale e come evidenziato da alcuni dei recenti studi italiani di Bibliografia e Scienze dell’Informazione. In questo contributo discutiamo un’ipotesi metodologica per indagare il problema. In particolare, si sostiene che la soluzione del problema sia da ricercare in un nuovo approccio metodologico che comprenda sia un’indagine qualitativa delle principali fonti della disciplina nel contesto italiano – ovvero il metodo di indagine tradizionale della Bibliografia – sia un’analisi quantitativa condotta con il decisivo ausilio della tecnologia Linked Data applicata alla produzione più recente della disciplina. Il duplice approccio consentirebbe di dare un concreto avvio a questo riassetto disciplinare, ricostruendo il recente processo di metamorfosi, individuandone gli snodi e le forme (metodologie, strumenti e obiettivi) sia in termini diacronici che sincronici.