Questo articolo presenta i risultati delle prime due campagne di scavo (2018-2019) condotte nel giardino della “Casa della Regina Carolina’ a Pompei (VIII.3.14) nell’ambito di un progetto scientifico multidisciplinare che investiga la relazione tra cultura materiale, ruoli sociali e cambiamenti storici. La domus oggetto di studio fu scavata nel XIX secolo, ma il giardino, tra i più ampi giardini domestici di Pompei, non fu investigato e questo ha consentito di effettuare vari saggi stratigrafici mi- rati, da un lato, ad individuare la superficie coltivata in antico e dall’altro a chiarire come lo spazio fosse utilizzato e vissuto da parte dei vari ‘utenti’ dal diverso ceto sociale (ad es. il padrone di casa, lo schiavo-giardiniere, etc.). Lo scavo ha restitui- to non solo dati interessanti sulla natura del giardino distrutto nel 79 d.C., ma ha anche rivelato i resti monumentali di una domus a peristilio di età sannitica. Il diverso orientamento di questa domus che, date le dimensioni e vicinanza al foro pro- babilmente apparteneva ad un membro di spicco della Pompei repubblicana, indica che l’intera insula subì un drastico ri- maneggiamento. I dati attualmente a nostra disposizione suggeriscono che tale rimaneggiamento risalga al periodo suc- cessivo al terremoto del 62 d.C.
The Casa della Regina Carolina (CRC) Project, Pompeii: Preliminary Report on 2018 and 2019 Field Seasons / Marzano Annalisa, Barrett Caitlin, Gleason, Kathryn. - In: FOLD&R.. - ISSN 1828-3179. - ELETTRONICO. - 492:(2020), pp. 1-29.
The Casa della Regina Carolina (CRC) Project, Pompeii: Preliminary Report on 2018 and 2019 Field Seasons
Marzano AnnalisaMembro del Collaboration Group
;
2020
Abstract
Questo articolo presenta i risultati delle prime due campagne di scavo (2018-2019) condotte nel giardino della “Casa della Regina Carolina’ a Pompei (VIII.3.14) nell’ambito di un progetto scientifico multidisciplinare che investiga la relazione tra cultura materiale, ruoli sociali e cambiamenti storici. La domus oggetto di studio fu scavata nel XIX secolo, ma il giardino, tra i più ampi giardini domestici di Pompei, non fu investigato e questo ha consentito di effettuare vari saggi stratigrafici mi- rati, da un lato, ad individuare la superficie coltivata in antico e dall’altro a chiarire come lo spazio fosse utilizzato e vissuto da parte dei vari ‘utenti’ dal diverso ceto sociale (ad es. il padrone di casa, lo schiavo-giardiniere, etc.). Lo scavo ha restitui- to non solo dati interessanti sulla natura del giardino distrutto nel 79 d.C., ma ha anche rivelato i resti monumentali di una domus a peristilio di età sannitica. Il diverso orientamento di questa domus che, date le dimensioni e vicinanza al foro pro- babilmente apparteneva ad un membro di spicco della Pompei repubblicana, indica che l’intera insula subì un drastico ri- maneggiamento. I dati attualmente a nostra disposizione suggeriscono che tale rimaneggiamento risalga al periodo suc- cessivo al terremoto del 62 d.C.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.