Fin dall’inizio della storia dell’Islam, committenti musulmani hanno intessuto rapporti artistici con Bisanzio. Costantinopoli non era soltanto un modello di potere imperiale, ma anche il luogo che produceva e distribuiva oggetti e materiali di lusso (come il marmo e la tecnica dei mosaici vitrei) impiegati in architetture musulmane religiose e di ambito palaziale. Le fonti scritte aggiungono riferimenti a Bisanzio e, oltre a sopperire in alcuni casi all’assenza di evidenza archeologica, permettono di ragionare sulla percezione dell’Impero bizantino nel mondo islamico mediterraneo. Con il passare dei secoli, la cultura artistica musulmana si mise a produrre oggetti raffinati che ricevettero grande apprezzamento presso i Bizantini, mettendo in moto anche il movimento opposto e permettendo la circolazione di oggetti islamici in tutto il Mediterraneo. Since the beginning of Islamic history, Muslim patrons interwove artistic relations with Byzantium. Constantinople was not only a model of imperial power but also the place producing and distributing sumptuous objects and materials (such as marble and the technique for producing mosaic) that characterized the religious and palatial Islamic architecture. Written sources offer plenty of references to Byzantium and, besides helping at filling archaeological gaps, allow to speculate on the perception of the Byzantine empire in the Mediterranean Islamic world. Over time, the Islamic artistic culture started producing objects and specializing in specific techniques that allured Byzantines and set into circulation Islamic artefacts throughout the Mediterranean region.

Le relazioni artistiche tra Bisanzio e l’Islam mediterraneo, VII–XI secolo

Mattia Guidetti
2021

Abstract

Fin dall’inizio della storia dell’Islam, committenti musulmani hanno intessuto rapporti artistici con Bisanzio. Costantinopoli non era soltanto un modello di potere imperiale, ma anche il luogo che produceva e distribuiva oggetti e materiali di lusso (come il marmo e la tecnica dei mosaici vitrei) impiegati in architetture musulmane religiose e di ambito palaziale. Le fonti scritte aggiungono riferimenti a Bisanzio e, oltre a sopperire in alcuni casi all’assenza di evidenza archeologica, permettono di ragionare sulla percezione dell’Impero bizantino nel mondo islamico mediterraneo. Con il passare dei secoli, la cultura artistica musulmana si mise a produrre oggetti raffinati che ricevettero grande apprezzamento presso i Bizantini, mettendo in moto anche il movimento opposto e permettendo la circolazione di oggetti islamici in tutto il Mediterraneo. Since the beginning of Islamic history, Muslim patrons interwove artistic relations with Byzantium. Constantinople was not only a model of imperial power but also the place producing and distributing sumptuous objects and materials (such as marble and the technique for producing mosaic) that characterized the religious and palatial Islamic architecture. Written sources offer plenty of references to Byzantium and, besides helping at filling archaeological gaps, allow to speculate on the perception of the Byzantine empire in the Mediterranean Islamic world. Over time, the Islamic artistic culture started producing objects and specializing in specific techniques that allured Byzantines and set into circulation Islamic artefacts throughout the Mediterranean region.
2021
Mattia Guidetti
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